Se la voglia di libertà è forte, si può stare al mondo anche con la sola forza delle braccia. Era questa la convinzione incoercibile della coraggiosa e ostinata Christina. Il destino non era stato foriero di grandi eventi per lei. O meglio, un evento si era palesato. Ed era sicuramente grande. Negativo. Era stato un boato, un fragore terribile che aveva oscurato la sua vita. Una poliomelite spinale aveva chiesto asilo nel suo corpo. Senza tante cerimonie. Ma la donna, come una quercia contro la tempesta, non aveva ceduto alla malattia. Quel destino o chi per lui, l’aveva gambizzata.
Come nei più vili attentati terroristici aveva ‘sparato’ alle gambe della sua vittima. E tutti i giorni si presentava cercando di domarla. Ma Christina, pur senza l’uso delle arti inferiori, non si arrendeva. Non aveva accettato nemmeno la sedia a rotelle. Preferiva trascinarsi. Con la sola forza delle braccia.
La narrazione
Il nuovo romanzo di Christina Baker Kline, “Un frammento di mondo” (Giunti 2017, pp. 320), porta il titolo originale di “A Piece of the World”. La traduzione italiana è a cura di Tiziana Merani. È il 1939. Si è a Cuscing, nel Maine. USA. In una fattoria e al contatto con la natura, una famiglia trascorre la sua esistenza. In questa situazione bucolica, in un’ottima giornata estiva, è il mese di luglio, alla porta della farm si presenta un personaggio che muterà la vita di Christina.
Andrew è, o rappresenta, il tipo di ragazzo che molte aspettano per la loro esistenza declinata al femminile. E' un giovane baciato dal fascino. Con penetranti occhi azzurri. Capelli ramati. Bello e sorridente. E artista. Più precisamente, un pittore. Il loro incontro è colorato da qualcosa di speciale. Tra loro scatta un’empatia irriducibile.
Che culminerà in un’intensa amicizia.
I personaggi
Le prime figure che riempiono le pagine di “Un frammento di mondo”, uscito nelle librerie il 13 settembre 2017, sono, ovviamente, quelle di Christina e di Andrew. I due personaggi sono stati disegnati con abile maestria dall’autrice. Che ha voluto anche caratterizzarli da un punto di vista anagrafico.
Infatti, se il giovane è un artista ventiduenne, la controparte femminile è legata a un’età più importante. La protagonista, quindi, è una quarantaseienne. Per esteso, il suo nome è Christina Olson. L’autrice britannica l’ha scelta dalla realtà. Infatti, la figura del personaggio femminile è ispiratrice del celebre quadro “Christina’s World” (1948). Così, come d’altra parte, il nome del pittore che realizzò l’opera è lo statunitense Andrew Wyeth (1917-2009). Ovvero, il nome del personaggio maschile del Romanzo. Insomma, Christina Baker Kline ha intrecciato una storia tra finzione e verità storica. Con successo. La scrittrice ha disegnato anche diverse altre figure. Fra quelle salienti sono da citare il fratello minore di Christina, Alvaro, e l’amica della stessa protagonista – e moglie dell’artista – Betsy James.