Martedì 31 ottobre è iniziata la nuova stagione di "Stasera CasaMika", one-man show condotto dallo stesso cantante anglo-libanese, Mika, su Rai 2. Dopo l'attesa di quasi un anno dall'ultima puntata, le aspettative sono state ben diverse da quelle prospettate.
Aspettative che (non) superano la realtà.
Il programma ha a mala pena raggiunto il 5% di share perdendo quasi un milione di telespettatori rispetto alla prima puntata andata in onda lo scorso anno. Dati che non rispecchiano comunque il format del programma. Uno show fresco, nuovo, che sa conciliare momenti pieni di energia come la performance di "We Are Golden" a momenti frivoli e divertenti, come quello dello scorso martedì con Dita Von Teese che è riuscita a far spogliare addirittura lo stesso Mika, raccogliendo i consensi soprattutto del pubblico femminile e non facendo a meno dell'imbarazzo dell'imbarazzo dello stesso, passando a storie e tematiche molto più forti come la performance dello showman sulle note della sua "Any Other World" che è riuscita ad emozionare il pubblico che ha seguito il programma.
Super ospiti, effetti speciali eppure…
Come è possibile che un programma che nel 2017 cerca di essere innovativo e pieno di sorprese, con tanti ospiti di rilievo come Luciana Litizzetto, spalla di Mika durante questi quattro appuntamenti, Rita Pavone, Elisa, Riccardo Scamarcio e tanti altri, abbia una percentuale di share così bassa? Qual'è la carta vincente che manca a CasaMika? Nulla da dire sul padrone di casa. Mika si conferma ancora una volta una persona deliziosa, piena di cultura ma soprattutto di umanità. Lo ha dimostrato ancora una volta nella sua visita in terra sarda per affiancare un'intera giornata il pastore Emilio, un uomo che ha dedicato la sua vita al proprio mestiere. O come le storie dei passeggeri che riesce ad ascoltare mettendosi in gioco, guidando un taxi in alcune tra le maggiori città italiane partendo da Milano fino ad arrivare a Bari, passando per Firenze e Napoli.
Mika sa essere un buon padrone di casa che riesce a mettere a proprio agio i suoi ospiti, ma cerca sempre di non oscurare la loro figura con il proprio carisma riuscendo a convincere di fare cose assurde anche la persona più etica e introversa del pianeta.
Bella la mini-fiction scritta da uno degli autori del programma, Ivan Cotroneo, in cui Mika è il protagonista il quale affronterà un viaggio nel 1967 attraverso la sua porta magica che lo porta direttamente dal suo studio in via Mecenate di Milano, ad un appartamento dove vivono gli altri due protagonisti della mini-fiction, Amalia e Gigi, due ragazzini che accompagneranno Mika attraverso il suo viaggio nel tempo.
I punti deboli
Luciana Litizzetto è stata definita il punto debole del programma. Bello il suo elogio alla diversità che riesce a smussare i lati della comicità, facendo emergere aspetti sconosciuti che non ha avuto modo di mostrare, ma a tratti sembra non riuscire a trattenere la sua esuberanza comica e satirica che la caratterizza ed emerge a "Che Tempo Che Fa" insieme a Fabio Fazio.
Non sono una giustificazione di questi risultati così bassi né la serie andata in onda su Rai Uno, né la partita di Champions, le quali hanno comunque tolto ascolti al programma facendogli concorrenza.
Forse, gioca a sfavore anche la durata del programma. Quasi tre ore (2h e 50') sono state considerate troppe da tanti critici, televisivi e non, per uno show in prima serata su rete nazionale.
Allora come è possibile che un programma che ha addirittura vinto un prestigioso premio della critica come il "Rose d'Or" ed ha accolto i consensi di molti esperti del settore, non è riuscito a non convincere gli italiani quest'anno, almeno alla prima puntata?
Mika sì, Mika no.
Insomma il giudizio che emerge dalla prima puntata di CasaMika è quella di un'Italia non pronta a temi come la tolleranza e l'accoglienza (che Mika rimarca nel suo nuovo singolo "It's My House" uscito poche settimane fa), eppure avrebbe bisogno di imparare proprio da programmi come questo partendo dalla cosa che non manca quasi mai in casa: la TV.
Un'Italia troppo abituata a programmi superficiali che a veri gioiellini come CasaMika e questo è un vero peccato. O, semplicemente, un'Italia che adorava Mika, ma come personaggio nel suo ruolo di 'giudice burattino' a X-Factor e non come intrattenitore e mattatore assoluto di una trasmissione.
Con l'augurio per Mika, tutta la sua squadra e Rai Due che sia stata solo una serata no, considerando che purtroppo la messa in onda della puntata sia capitata il 31 ottobre, giorno di Halloween in cui molte persone erano fuori a festeggiarlo e che martedì prossimo arrivino segnali positivi e possa andare meglio perché CasaMika merita il giusto riconoscimento per aprire gli occhi un pò a tutti gli italiani,