Per chi ha seguito le prime due stagioni della Serie TV targata Netflix, "Narcos", il suo ritorno con la terza stagione sull'omonima piattaforma dopo più di un anno e mezzo dall'ultima mandata in onda è stato un evento molto atteso. Io ero una tra questi, eppure ha deluso di parecchio le mie aspettative (giudizio personale). Come si sa, la prima stagione di una serie TV è la novità, la seconda inizia già a farti entrare in modalità stand-by sul divano dopo mezz'ora, la terza ti aspetti gli effetti speciali esplodere dal computer. Eppure dopo essermi divorata la prima e la seconda stagione con la stessa curiosità episodio dopo episodio, la terza, conclusa in sole 24h solamente perché non avevo impegni migliori, mi ha lasciato parecchi dubbi.

Giuro che non spoilero, però qualcosa da dire ce l'ho.

Cosi, di seguito vi pubblico le mie pagelle:

Agente Javier Peña: subisce una trasformazione totale dalla prima alla terza serie, da mercenario a paladino indiscusso della giustizia, non abbandonando però il suo lato tenebroso e oscuro. Piace non solo per il suo fascino ma per il suo ruolo. Dopo il successo della cattura di Escobar, è sempre più deciso a sconfiggere il nuovo pericolo: il cartello dei gentiluomini di Cali. Eppure nella terza stagione, dopo le prime due da "topo di fogna" della D.E.A a l'eroe nazionale di Bogotà, sempre pronto al servizio del Paese per sconfiggere il narcotraffico sud-americano.

I fratelli Rodriguez: i fratelli più temuti di Cali.

Avranno pur fatto molti più soldi di Escobar, ma a livello di astuzia anche una tartaruga andrebbe più veloce di loro in un ragionamento logico. Gilberto, crede di essere il capo indiscusso del cartello, eppure vedrete che l'essere troppo sicuri nella vita, fotte. Si atteggia più ad uomo di mondo, che uomo di soldi. Miguel, si nota che è sempre stato dietro l'ombra della figura del fratello e nonostante ciò cerca di fare la sua escalation, ma senza risultati.

Della serie CI AO NE.

Helmer "Pacho" Herrera e José Santacruz Londoño: fanno parte dei "gentiluomini" del Cartello di Cali insieme ai fratelli Rodriguez. Ma per essere anche loro parte fondamentale del Cartello, compaiono in flash sparsi e sconnessi senza dare troppa importanza alla loro figura, a mio parere, se non quella di non contrastare le scelte di Gilberto e Miguel della serie "sì padrone".

I colpi di scena saranno tanti, soprattutto per loro due. Mi è però piaciuto il modo in cui in modo molto soft, c'è stata l'attenzione su Pacho riguardo ad un evento particolare della sua vita…tutto da scoprire! Mentre "Chepe", come veniva soprannominato José Santacruz, l'ascesa a New York, il suo sogno da sempre, andrà a gonfie vele fino a che non incrocerà una persona che cambierà del tutto i progetti che aveva pianificato.

David Rodriguez: figlio di Miguel Rodriguez, il Genny Savastano di Cali. In alcune scene per alcuni suoi comportamenti mi ha ricordato Gomorra. Paura. Eppure nella sua stupidità dimostra di avere molta più cattiveria dello zio e di suo padre quando si tratta di passare all'azione senza guardare in faccia a niente e nessuno.

Eppure, mi ha lasciato un quesito ancora irrisolto: in ogni inquadratura, aveva sempre una sigaretta accesa. Sarà stato anche mago oltre che malvivente.

Jorge Salcedo: nonché uno dei sette sosia di Gonzalo Higuain. Ma scherzi a parte, la novità di questa terza stagione nonché uno dei suoi protagonisti, eppure nonostante tutto, fino alla fine io non ti ho capito mica Jorge. Capo della sicurezza della famiglia Rodriguez, personaggio molto sui-generis, uno dei pochi cervelloni di Cali che pur di mantenere "dignitosamente" la propria famiglia sceglie di lavorare per le persone sbagliate sperando che non sia mai troppo tardi la via per la recensione. Eppure… vedrete.

Agenti Chris Feistl e Daniel Van Ness: la parodia di Starsky & Hutch.

Un'altra novità della terza stagione di Narcos. Dopo l'addio dell'agente Murphy, spalla destra di Peña, sono stati insieme a lui i protagonisti indiscussi dei successi della D.E.A. Eppure all'inizio non si direbbe, sembrano tutto fuorché dei poliziotti validi e coraggiosi, ma in seguito sono stati, per me, la più bella sorpresa di questa stagione. Ho tifato per loro fino alla fine!

Niente. Alla fine uno aspetta tutto questo tempo, passa il giorno del proprio compleanno a guardarsi dieci episodi della terza stagione di Narcos e alla fine ti senti come una mamma che sente dirsi dall'insegnante "suo figlio è intelligente ma non si impegna abbastanza" dopo aver adorato le prime due… in attesa della quarta stagione, lascio a voi le conclusioni della terza!