Prodotto da Aurelio De Laurentis e con la ‘regia’ di Paolo Ruffini, Super vacanze di Natale non è uno dei soliti ‘Cinepanettoni’ che popolano le sale durante le festività invernali. È qualcosa di più, di mai visto prima sul grande schermo: una sequenza delle scene più belle e meglio riuscite di tutti i film natalizi del genere che da 35 anni a questa parte accompagnano la maggior parte degli spettatori italiani. Tuttavia, questo rappresenta l’apice del ‘Cinemadimmerda’, un genere che nei cinema nostrani ha raggiunto un traguardo importante con l’uscita di ‘Box Office 3D’, ma che dall’alba dei Cinepanettoni è vivo e ben presente nel nostro paese.

La cieca arroganza degli "ideatori"

Non che servano molte parole per capire come mai, con Super Vacanze di Natale, raggiungiamo vette inesplorate della spazzatura proposta sul grande schermo. Innanzitutto, partiamo proprio dal concetto di schermo, poiché un’opera del genere è possibile vederla già e senza pagare alcun biglietto: YouTube. Decine e decine di utenti, infatti, hanno già provveduto a montare in un video – in base ai gusti personali – moltissime scene dei Cinepanettoni, divenute più o meno cult a seconda dei casi. Lo ricorda anche Christian De Sica, che si è pronunciato a tal proposito invitando i possibili spettatori a cercare su internet ‘il meglio di De Sica e Boldi’, che tanto è lo stesso.

L’attore romano, non avvisato di questa cosa e contrario al progetto di Ruffini e De Laurentis, si è però fermato lì. L’ex collega Massimo Boldi, invece, ha querelato De Laurentis accusandolo di concorrenza sleale: al di là del mancato avviso nei confronti degli attori presenti nelle clip, va infatti specificato che il film esce in sala nello stesso periodo di ‘Natale da chef’, per la regia di Neri Parenti.

Tuttavia, sia il tentativo di bloccare ‘Super Vacanze di Natale’, sia la possibilità di revisionarne il contenuto sono state entrambe opzioni scartate in sede legale. Il film, insomma, uscirà.

Il 14 dicembre gli italiani potranno – se davvero lo vorranno – pagare un biglietto per vedere qualcosa che potrebbero vedere comodamente seduti a casa, da telefono o tramite il computer o il tablet.

Super Vacanze di Natale è la vittoria del trash, ma anche del Cinemadimmerda, che ci rende, volenti o nolenti, protagonisti di una pagina di storia del cinema italiano tra le più cupe e prive di contenuti che siano mai state prodotte. Non resta che attendere l’incasso ai botteghini per capire se il lavoro di Ruffini – cioè quello di un qualsiasi ragazzino che abbia voglia di tagliuzzare scene dai vari film e metterli sul web, ponendo dunque il giusto interrogativo ‘regia di cosa, signor Paolo?’ – verrà apprezzato al pubblico. Perché è inutile nasconderci dietro il velo della libertà d’espressione artistica. Questo non è un film, ma un ammasso di clip da vedere con gli amici in un momento morto della nottata o del pomeriggio, giusto per ricordare qualche battuta.

Nulla di più. E portarlo sul grande schermo è qualcosa di aberrante e raccapricciante, specie per chi, nel cinema, investe ben più per realizzare un prodotto migliore e, spesso, non conosciuto così tanto come i Cinepanettoni. ‘Annus Horribilis’, questo 2017.