Ormai è passato più di un mese dalla conclusione dell’ultimo Festival di Sanremo ed è tempo di bilanci. Quest’anno la kermesse, per volontà del direttore artistico Claudio Baglioni, ha rivoluzionato molti dei suoi meccanismi legati allo spettacolo televisivo, per tornare a concentrarsi sulla musica, tanto che si può affermare che, tra brani in gara, super-ospiti italiani e perfino comici ed attori intervenuti durante la rassegna, non si è mai cantato così tanto sul palco dell’Ariston come in questa edizione. Gli spettatori e i critici hanno premiato questa scelta; tuttavia per fare un bilancio definitivo si aspettavano i risultati delle vendite dei dischi, da molti considerati il vero termometro per giudicare il successo della rassegna.
Pochi artisti di Sanremo in classifica
Purtroppo però il responso delle classifiche non è positivo come ci si poteva immaginare. Nonostante, a detta di molti, la qualità delle canzoni in gara sia stata superiore al passato, con diversi brani destinati a rimanere nel tempo, i gusti di chi acquista i dischi sembrano essere ormai lontani da quelli di chi ha selezionato il cast, privilegiando gli autori e gli artisti con una carriera ormai consolidata, rispetto ai giovani. Così, come ha notato Matteo Giorgi su RollingStone, “Siamo solo noise” di Benji & Fede, ha venduto da solo in due settimane quasi quanto tutti gli album usciti dopo il Festival. Non che gli anni passati andasse meglio, ma in molti si attendevano una svolta anche dal punto di vista commerciale, forse non considerando che ormai il mercato privilegia generi musicali che hanno poco o nulla da spartire con Sanremo.
Bene Ermal Meta, Fabrizio Moro ed Ultimo
Sono davvero in pochi ad aver resistito ai vari Ghali e Sfera Ebbasta, primi fra tutti i vincitori. Oltre al buon successo di “Non mi avete fatto niente” tra i singoli, “Non abbiamo armi” di Ermal Meta è l’unico album uscito dopo il Festival che ad oggi si è guadagnato il disco d’oro, insieme alla compilation “Sanremo 2018”.
Presto raggiungeranno questo traguardo anche “Parole rumori e anni” di Fabrizio Moro e la vera sorpresa nelle vendite, Ultimo: il trionfatore tra i giovani ha venduto bene sia con “Il ballo delle incertezze”, che tra gli album con “Peter Pan”. Emblematico il caso di Lo Stato Sociale: la band spopola alla radio e tra i singoli con “Una vita in vacanza”, ma la raccolta dei loro successi “Primati” per ora è ferma a sole 7mila copie acquistate.
Anche Annalisa, nonostante il buon riscontro di “Il mondo prima di te” (altra canzone disco d’oro), con “Bye Bye”, dopo un buon inizio, sembra essere stata subito relegata nelle posizioni basse della top 20. Ancora più fugaci le apparizioni di Max Gazzè, Ron con il disco omaggio a Lucio Dalla, The Kolors, Red Canzian e Noemi. Peggio ancora gli altri cantanti in gara, che si sono tenuti ben lontani dalle vette della classifica. Ma non tutto è perduto: ormai l’industria musicale vive soprattutto di concerti e tour; così gli artisti potranno rifarsi con le esibizioni dal vivo, forti della visibilità ottenuta grazie al Festival.