Esordio cinematografico per i ragazzi de Il Terzo Segreto di Satira, il gruppo di attori con sede a Milano che sta spopolando online grazie ad una satira politica nella quale i luoghi comuni tipici della politica italiana vengono proiettati nella vita di tutti i giorni in un format tanto divertente quanto efficace.
Negli ultimi anni il gruppo satirico è riuscito ad imporsi tra il popolo del web grazie alle molte visualizzazioni del loro canale YouTube, che gode anche di una buona condivisione sui social network, e per le collaborazioni con alcune importanti trasmissioni televisive che trattano di politica e di tematiche sociali come “Piazzapulita” e “Report”.
Quest’anno è arrivato l’esordio sul grande schermo con “Si muore tutti democristiani”, in uscita in alcune sale italiane selezionate da giovedì 10 maggio, una commedia che riprende in parte i temi già sviluppati sul web nel tentativo di approfondirli maggiormente in termini di tempo e complessità di trama.
I personaggi al centro della vicenda sono i tre amici Stefano, Fabrizio ed Enrico (volti ben noti da chi segue i video online del gruppo) filmaker con all’attivo un documentario dal discreto successo che li ha spinti ad aprire una loro casa di produzione. I tre sono spinti da grandi ideali, ma il successo definitivo fatica ad arrivate e si ritrovano a girare spot minori e filmini di matrimoni per sbarcare il lunario.
Fin quando l’occasione arriva, ed è anche di quelle importanti, ma per accettarla dovranno scontrarsi con i principi e le certezze che li hanno guidati per tutta la vita: per qualcuno sarà più facile, per qualcuno molto meno.
Recensione
Nel complesso il film si configura come una piacevole commedia italiana nella quale è stato scongiurato l’errore di fare il classico copia e incolla del materiale da cortometraggio, cosa già successo in passato ad altri videomaker all’esordio al Cinema, anche se i produttori si sono scontrati con tutte le difficoltà del passaggio dal web alla pellicola.
La cosa che più colpisce, nonostante sia evidente come la trama potesse essere sviluppata meglio, sono i molti spunti di riflessione suggeriti. In più di un’occasione ci si trova a staccare gli occhi dallo schermo e a pensare: e io cosa avrei fatto nella stessa situazione?
Uno dei punti forti del film sta senza dubbio nel fatto di far emergere e sottolineare il paradosso intrinseco in molte situazioni ben note al pubblico italiano in un modo che riesce a strappare un sorriso amaro.
Il film non ha però la capacità di essere satirico e divertente come i cortometraggi che hanno reso celebri Il Terzo Segreto di Satira, però presenta senza dubbio qualche punto di forza da cui ripartire e su cui poter lavorare per migliorare. Una pellicola che riesce ad essere piacevole, a tratti divertente, riflessiva ma che manca di continuità filmica a causa di alcuni momenti che spezzano il flusso della narrazione senza riuscire a legarsi alla trama in modo coinvolgente.