Leonardo da Vinci, il genio per antonomasia, capace di dipingere come nessun altro prima e di anticipare il futuro con le sue macchine, torna a Milano. Qui, infatti, ha trascorso gran parte della sua vita e qui ha realizzato alcune delle sue opere d’Arte più celebri, fra tutte la Dama con l'ermellino e l’Ultima Cena nel refettorio di Santa Maria delle Grazie. E nella città degli Sforza ha inventato e disegnato moltissime delle sue portentose macchine.

Milano città di Leonardo

A Milano è arrivato nel 1482 e si è fermato fino all’arrivo dei francesi nel ’99, per poi tornare nel luglio 1508 e ripartire nel 1513.

Ora, ritorna una volta ancora e con tutti i riconoscimenti e le attenzioni che merita, grazie alle celebrazioni per il V centenario della sua morte, avvenuta ad Amboise, in Francia, il 2 maggio 1519. E la città che l’ha ospitato per più di 20 anni intende ricordarlo nel modo più adeguato celebrandolo in maniera solenne. E i festeggiamenti sono già iniziati e, da ieri 19 luglio, sono entrati nel vivo con l’inaugurazione della mostra 'Leonardo da Vinci Parade' in programma fino al 13 ottobre 2019 nelle sale del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Via San Vittore 21. Museo che è intitolato al grande toscano e che, proprio con una mostra a lui dedicata, è stato aperto al pubblico il 15 febbraio 1953.

La mostra mette in scena – in modo suggestivo e con le atmosfere di una sfilata - una ricca selezione degli spettacolari modelli realizzati negli anni ’50 interpretando i disegni di Leonardo e affreschi di pittori lombardi del XVI secolo, concessi in deposito nel 1952 dalla Pinacoteca di Brera, diretta allora da Fernanda Wittgens

Il dialogo tra scienza e arte

Curata da Claudio Giorgione, la rassegna, è stata realizzata in collaborazione con la Pinacoteca di Brera: con un accostamento insolito si sono posti a dialogo 52 modelli storici di macchine e invenzioni leonardesche, patrimonio del Museo della Scienza, con 29 affreschi strappati di autori lombardi del XVI secolo, patrimonio della Pinacoteca di Brera in deposito al Museo della Scienza.

La logica da cui si è partiti è quella che belle arti e scienza non sono in conflitto e non vi è frattura tra discipline umanistiche e mondo della tecnica e chi meglio di Leonardo da Vinci può testimoniare questa continuità tra mondi e culture? In esposizione i modelli storici, alcuni davvero spettacolari e altri non visibili da anni: dalla vite aerea al telaio meccanico, dalla gru girevole alla nave speronatrice, dallo scafandro per palombaro alle macchine volanti.

Accanto alle macchine sono esposti modelli di architetture militari e civili in gesso e terracotta, restaurati negli ultimi anni e da tempo non visibili. Anche gli affreschi, allestiti in un modo da evocare le rastrelliere di un deposito museale, non erano esposti da tempo, l’occasione quindi è straordinaria. Principale protagonista è Bernardino Luini, considerato tra i principali pittori leonardeschi, con i suoi affreschi provenienti dalle chiese ora scomparse di Santa Maria delle Vetere e Santa Maria di Brera.

Al via due anni di celebrazioni

La mostra al Museo della Scienza e della Tecnologia si inserisce nel ricco palinsesto 'Milano e Leonardo' che racchiude una serie di iniziative, e che avrà il suo culmine a partire dal maggio dell’anno prossimo.

Alla Pinacoteca Ambrosiana, dove è custodito il Codice Atlantico, le celebrazioni in realtà sono già iniziate con una serie di mostre. Attualmente è in corso 'Leonardo: la musica e gli strumenti musicali' che descrive il suo rapporto con le note e l’armonia e che terminerà il 25 novembre. Leonardo era affascinato dai suoni, per lui la musica rivelerebbe il mondo invisibile e sebbene la ritenesse 'sorella minore della pittura', faceva spesso ricorso ad analogie musicali per approfondire le qualità trascendenti della pittura stessa, tanto da definire la musica come 'raffigurazione dell’invisibile'. Il suono gli serviva come strumento per spiegare fenomeni naturali, le varie analogie tra gli elementi e i fenomeni legati all’universo fisico.

Altre iniziative in programma riguardano il Piccolo Teatro che a settembre porterà in scena 'Il miracolo della cena', un omaggio a Fernanda Wittgens, che durante il secondo conflitto mondiale preservò i monumenti milanesi. Spettacolo che per la prima volta vedrà il Cenacolo vinciano trasformarsi in un teatro.

Il 2019 dedicato al genio

Saranno soprattutto i musei milanesi e le aree riservate alle esposizioni a proporre le iniziative più interessanti. Il Polo Museale Regionale della Lombardia, dal 13 ottobre 2018 al 13 gennaio 2019, proporrà davanti all’opera del refettorio di Santa Maria delle Grazie 'Leonardo da Vinci: prime idee per l’Ultima cena'. La mostra racconterà il percorso creativo del genio del Rinascimento attraverso dieci disegni provenienti dalla Royal Collection e includerà sette fogli preparatori, di mano di Leonardo e tre disegni di suoi allievi (Cesare da Sesto e Francesco Melzi).

Al Castello Sforzesco, inoltre, sarà riaperta la Sala delle Asse dove si potrà vedere il «Monocromo leonardesco». Nella Sala delle Armi, invece, si potrà seguire un percorso multimediale per conoscere la Milano dell’artista. Nella Cappella Ducale, inoltre, sarà ospitata la mostra 'Leonardo e la Sala delle Asse tra Natura, Arte e Scienza'. Due le mostre in programma a Palazzo Reale: dal 4 marzo al 23 giugno 2019 «Il meraviglioso mondo della natura prima e dopo Leonardo» e nei mesi successivi 'La Cena di Leonardo per Francesco I: un capolavoro in seta e argento'.