Il Teatro Carcano, una delle sale più antiche di Milano, presenta un cartellone che è un vero e proprio intreccio di generi e modalità espressive per far dialogare tradizione e contemporaneità, linguaggi artistici e culture.

Sergio Fantoni e Fioravante Cozzaglio, direttori artistici del Teatro Carcano, nella presentazione della stagione 2018/2019, descrivono il teatro come “un modo per viaggiare, forse non quello più ricercato, certamente tra quelli che danno una maggiore soddisfazione”. Un viaggio, aggiungono i due direttori artistici, che ha come carburante la combinazione di fantasia ed emozioni e che può avvenire “in un teatro che ha la capacità di inventare nuove situazioni e di metter in luce diversi aspetti della realtà, andando a zigzag tra i generi, scoprendo che non c'è un solo modo di essere, ma molti e diversi e complementari tra loro.

Il viaggio può essere la scoperta di un mondo diverso, a cui non eravamo abituati, la scoperta che si può conoscere e non solo riconoscere”. Da qui una proposta ricca e articolata con spettacoli che intrecciano generi, epoche e sensibilità: per portare un pubblico che si vuole sempre più vasto alla scoperta di differenti modalità espressive che fanno dialogare tradizione e contemporaneità. Spazio quindi a prosa contemporanea ma anche a testi classici, alla danza, alla cultura narrata, al teatro ragazzi e, grande novità, al ritorno dell’opera lirica.

La prosa guarda al presente

Gli appassionati della prosa potranno assistere a diversi testi dei nostri giorni. Si inizia con “Bella figura” (18-28 ottobre 2018) di Yasmina Reza, storia intrigante di cinque personaggi legati da un segreto scabroso.

Alla mia età mi nascondo ancora per fumare” (15-25 novembre 2018) di Rayhana, pseudonimo di un’autrice algerina che vive in Francia ma è comunque costretta a nascondersi, e la regia di Serena Sinigaglia, è il racconto di donne islamiche pieno di vita e contraddizioni, una storia vera, semplice, diretta, piena di vita e contraddizioni.

Un viaggio che commuove, smuove e fa riflettere.

“Quartet” (21-31 marzo 2019) con quattro mostri sacri delle scene, Giuseppe Pambieri, Cochi Ponzoni, Paola Quattrini e Giovanna Ralli e la Regia Patrick Rossi Gastaldi è il ritratto di quattro vecchie glorie della lirica tra confessioni e mai sopite rivalità. Un gioco teatrale e drammaturgico capace di far ridere, riflettere e commuovere.

Insolita e intrigante la commedia

Alle 5 da me “(4-14 aprile 2019), una girandola di situazioni e personaggi bizzarri per due soli attori con una commedia esilarante che racconta dei disastrosi incontri sentimentali di un uomo e di una donna: lui in cerca di stabilità affettiva, lei ossessionata dal desiderio di maternità. Protagonisti Gaia De Laurentiis, che interpreta cinque donne che corteggiano un uomo, e Ugo Dighero, che invece dà volto e voce a cinque uomini che corteggiano una donna.

“Parenti serpenti” (9-19 maggio 2019) con Lello Arena, è l’amara e divertente commedia di Carmine Amoroso, conosciuta dal grande pubblico grazie al film “cult” di Mario Monicelli del 1992, e racconta un Natale a casa degli anziani genitori che aspettano tutto l’anno quel momento per rivedere i figli ormai lontani.

Anche i classici rivivono nel nostro tempo

Ai testi contemporanei si affiancano alcuni ‘evergreen’ letti fedelmente come “Il gabbiano” (31 gennaio-10 febbraio 2019) regia Marco Sciaccaluga, ormai un classico del teatro moderno, capace di parlare con linguaggio attuale a tutte le generazioni: ai giovani vittime del loro dolore esistenziale e agli adulti che stentano ad accettare il trascorrere degli anni. Ritratto “dal vivo” di un’umanità autentica e vera. Per la prima volta in Italia, Il gabbiano viene rappresentato nella versione del 1895, quella precedente la censura zarista. Non mancano però anche le rivisitazioni ironiche: “Le allegre comari di Windsor” (21 febbraio-3 marzo 2019), per esempio, adattamento di Edoardo Erba e Regia di Serena Sinigaglia, che riadattano, tagliano e montano con ironia la commedia di Shakespeare innestando brani suonati e cantati dal vivo dal Falstaff di Verdi.

Per le produzioni/coproduzioni di casa si parte con “Molière/Il misantropo, ovvero Il nevrotico in amore” (13-23 dicembre 2018), regia e interpretazione Valter Malosti e drammaturgia di Fabrizio Sinisi, è la versione inedita del capolavoro molieriano. A gennaio “Queen Lear” (10- 20 gennaio 2019), con le Nina's Drag Queens che, nel solco della tradizione shakespeariana, propongono uno spettacolo popolare e alto al tempo stesso, che prende forza dalle contaminazioni tra i generi: la musica classica dialoga con composizioni musicali originali, pop e elettroniche; i versi si trasformano in poesie, rap, melologhi e canzoni. La maschera eclettica ed eccessiva della drag queen è la chiave perfetta per una declinazione contemporanea del capolavoro shakespeariano.

Con “Voci nel buio” (5-17 marzo 2019), l’elettrizzante e sorprendente thriller di John Pielmeier, allestito per la prima volta in Italia, incontra la straordinaria qualità e il carisma di Laura Morante, per dare vita a uno spettacolo coinvolgente nel quale niente - e nessuno - è come sembra; uno spettacolo e una protagonista che terranno il pubblico col fiato sospeso fino all’ultimo minuto.

Danza, la poesia del movimento

Originale e variegata anche la stagione dedicata alla danza/teatro fisico: le stelle Brazzo/Volpintesta propongono “Jack pazzia e amore - Ballet Opera” (5- 6 dicembre 2018), una novità, in debutto nazionale, ispirata a Jack lo Squartatore con una coreografia tra danza, musica e opera lirica; il Balletto del Sud a fine anno in “La bella addormentata“ (29 dicembre 2018-1 gennaio 2019) con le musiche di Cajkovskij eseguite dal vivo dall’Orchestra Internazionale Ungherese.

Ci sono poi il Balletto di Roma che in “Otello” (24-27 gennaio 2019) balla il torbido dramma della gelosia del moro di Venezia e Desdemona; i Kataklò riportano in scena “Play” (13-17 febbraio 2019) il loro show-simbolo; dalla Spagna arrivano i surreali Yllana con “Chefs” (4-6 gennaio 2019), un’esilarante parodia della nuova mania collettiva per l’alta cucina; infine, Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta portano in scena “Opera Danza Festival“ (16-18 aprile 2019).

Rinnovando i fasti delle sue origini di teatro lirico, il Carcano inaugura una doppia collaborazione con il Conservatorio G. Verdi e l’Accademia di Brera che coinvolgerà studenti e docenti e vedrà in scens “Les mots qui sonnent – Due melologhi per Gioachino Rossini” (12-14 ottobre 2018) e il dramma giocoso in due atti “Il dissoluto punito ossia il don Giovanni” (3-5 maggio), libretto Lorenzo Da Ponte e musica Wolfgang Amadeus Mozart.

Spazio anche per il gospel africano più esplosivo e coinvolgente del Soweto Gospel Choir che con “Freedom” (30 novembre-2 dicembre 2018) celebra il centesimo compleanno di Nelson Mandela.

In scena anche la cultura

La storia si fa narrazione con le lezioni di storia. Romanzi nel tempo, sei serate a cura di Editori Laterza per raccontare eventi epocali a partire da sei grandi romanzi: “Napoleone e l’Arte della guerra - a partire da Guerra e pace di Lev Tolstoj” (12 novembre 2018), con Alessandro Barbero; “La morale borghese – a partire da Madame Bovary di Gustave Flaubert” (10 dicembre 2018) con Alberto Maria Banti; “Garibaldi in Sicilia – a partire da Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa” (14 gennaio 2019) con Lucy Riall; “Il disfacimento dell’Occidente – a partire da Tropico del Cancro di Henry Miller” (25 febbraio 2019) con Emilio Gentile; “Ebrei, sionisti e partigiani - a partire da Se non ora, quando?

di Primo Levi” (11 marzo 2019) con Anna Foa; “La mafia americana – a partire da Il Padrino di Mario Puzo” (8 aprile 2019) con Salvatore Lupo.

Quattro, invece, le serate con Philippe Daverio su vizi e virtù del nostro Paese “Mistero Italia”: “Le lingue dell'Italia” (29 ottobre 2018); “I campanili dell'Italia” (28 gennaio 2019); “I paesaggi dell'Italia” (11 febbraio 2019); “Il miraggio dell'unità” (25 marzo 2019). Tre gli appuntamenti di “Capitani Coraggiosi”, con Paolo Colombo per raccontare personaggi speciali: “John Fitzgerald Kennedy. Il mito, il coraggio, la fine” (21 novembre 2018); “Adriano Olivetti e il primo PC. La grande opportunità perduta” (28 gennaio 2019 ore 10.30); “Ernst Henry Shackleton.

L’eroe che sconfisse l’Antartide” (4 febbraio 2019).

Due le serate in cui si leggeranno pagine di Villaggio e Boccaccio: “Una serata pazzesca” (22 ottobre 2018); “Decameron – Un racconto italiano in tempo di peste” (15 aprile 2019). Cinque, infine, le domeniche per bambini e famiglie, con Fantateatro: “Peter Pan” (25 novembre 2018); “I folletti di Babbo Natale” (16 dicembre 2018); “Il mago di Oz” (13 gennaio 2019); “Cenerentola” (24 febbraio 2019); “La zeta di Zorro” (10 marzo 2019).