Un ritrovamento storico è sempre qualcosa di importante per l'intera comunità culturale e non solo.
Quanto accaduto recentemente nella biblioteca universitaria di Pavia, in particolare, è qualcosa di veramente suggestivo. Ciò che è stato scoperto infatti risale addirittura al 1100. Trattasi di una pagina manoscritta, contente musica e parole di una passata liturgia. A fare la scoperta è stata una restauratrice impegnata nel lavoro di ripristino del volume che lo conteneva. L'antifonario non è solo una pergamena storica, ma la sua importanza è data anche dal fatto che è l'antesignano dello spartito musicale.
Tale scoperta è l'ennesima di una serie di ritrovamenti storici che hanno caratterizzato questo 2018, tra i quali possiamo annoverare anche la tavoletta con i tredici versi dell'Odissea rinvenuta in Grecia.
Un antifonario risalente al 1100
L'Antifonario è, secondo gli esperti, certamente risalente al 1100, e in particolare quello ritrovato nella biblioteca universitaria di Pavia sarebbe il più antico tra quelli finora scoperti. Ad annunciare questo importante ritrovamento è stato il ministro dei beni culturali Alberto Bonisoli. A ritrovare il manufatto è stata la restauratrice Alessandra Furlotti. Nessuno degli addetti ai lavori ha potuto negare la grande emozione e la profonda soddisfazione non appena fatta la scoperta, e dopo aver accertato che si trattava davvero di qualcosa di molto antico.
Il ritrovamento è avvenuto mentre la donna era impegnata a restaurare un volume del 1600. La pergamena è in pratica un breviario che riporta le note e le parti cantate di una liturgia. Questo prezioso oggetto era utilizzato come rinforzo per mantenere intatta la rilegatura del volume che la conteneva.
Questo ritrovamento mostra l’importanza della conservazione e degli archivi storici situati all’interno di molte università.
La storia evidentemente non ha ancora donato tutto quello che si è perso nel tempo, e adesso in merito a questo oggetto prezioso verranno fatti ulteriori accertamenti.
Ad ogni modo, non vi sono dubbi che si tratti di un vero e proprio antifonario autentico, grazie anche alla conferma pervenuta da un famoso e grande esperto musicologo: Dominique Gatté. Egli, oltre ad aver confermato che appartiene sicuramente al periodo storico sopracitato, ha aggiunto che sia stato realizzato probabilmente nella zona di Novara.