Il film Bohemian Rhapsody, incentrato sulla storia dei Queen e del suo frontman Freddie Mercury, oltre ad aver avuto grande successo tra il pubblico, ha fatto e continua a far parlare di sé per le polemiche e le continue repliche tra i membri della band e i suoi detrattori. Recentemente proprio Brian May, storico chitarrista della band, e tra i produttori del film, ha voluto rispondere in modo piuttosto pungente.
Le critiche e la risposta di May
La maggior parte delle critiche sono incentrate sul fatto che nel film non venga approfondita a sufficienza la figura di Freddie Mercury, personaggio del quale sono stati ignorati alcuni particolari, inclusa la sua bisessualità.
Intervistato dal magazine LouderSound May difende il contenuto della pellicola con grande forza, sostenendo che nel film c'è tutto, e che nessuno ha mai pensato che Freddie fosse perfetto, casomai, era una persona particolare.
"Mai c'è stata la volontà di essere morbosi o maligni, e credo che questa è stata una buona scelta. Con tutto quello che viene raccontato, non penso ci fosse il bisogno di mettere scene dissolute". E poi continua: "Nel film c'è soltanto la verità, e viene mostrata crudo e onesto, ma allo stesso tempo divertente. Volevamo tutti quanti raffigurare l'umanità di Freddie, come musicista e persona: e per farlo bisognava essere autentici senza essere indulgenti. E io penso che lui stesso avrebbe sostenuto che l'aspetto più importante sarebbe stata intrattenere".
E difende la posizione di May anche il batterista dei Queen Roger Taylor, che ha sempre portato in tour i Queen anche dopo la morte di Mercury, a differenza del bassista John Deacon, che ha scelto di ritirarsi a vita privata. Il drummer ha voluto criticare quella parte del pubblico che pensa a Freddie solo e unicamente per i suoi eccessi piuttosto per il fatto che fosse un grandissimo musicista.
A suo avviso la pellicola è incentrato proprio su questo, sul fatto che Mercury fosse un artista eccezionale.
Il successo del film
Se la pellicola ha avuto un successo incredibile anche a livello istituzionale, con l'esecuzione del singolo Bohemian Rhapsody, che dà il titolo al film, da parte della Guardia Reale nel cortile di Buckingham Palace, il giorno seguente il trionfo del film alla cerimonia dei Golden Globes.
In occasione della premiazione infatti il film si è aggiudicato un premio all'interno della categoria miglior film drammatico: e anche l'attore protagonista, Rami Malek, ha vinto una statuetta, stavolta come miglior attore protagonista. Nonostante la sorpresa dei critici, nonostante le critiche, che, per quanto attiene alle incongruenze all'interno della storia della band possono sembrare ragionevoli, il film ha avuto record di incassi in moltissimi paesi e sembra spazzare via ogni voce maligna. Basti pensare che in Italia è stato il lungometraggio più visto del 2018.