In questi giorni un nuovo nome si sta prepotentemente facendo largo nel pulsante e sempre più variegato panorama del rap italiano, è quello di Massimo Pericolo, rapper originario dell'hinterland lombardo, per la precisione di Brebbia, località in provincia di Varese. Due giorni fa è uscito il video del suo brano '7 miliardi', prodotto da Crookers e Nic Sarno, che sta gradualmente accumulando apprezzamenti e suscitando parole di elogio tra gli ascoltatori, ma anche e soprattutto tra gli addetti ai lavori dell'informazione musicale.

7 miliardi

Il Rap, così come l'immagine di Massimo Pericolo, è connotato da una lampante attitudine street: è sfrontato, provocatorio – emblematica la prima scena del video di '7 miliardi', in cui viene bruciata una tessera elettorale – carico di una rabbia che trasuda autenticità, ma allo stesso tempo connotato da una vena dissacrante e a tratti ironica, sicuramente fuori dal comune tra gli artisti rap che riescono a risultare hardcore – in Italia sono pochissimi – in maniera credibile.

Dal punto di vista metrico Massimo è preciso e puntuale, e, a dispetto di quanto lui stesso dichiara in '7 miliardi': 'Fo**e un ca**o di fare gli incastri / Fo**e solo di fare i miliardi', qualche incastro c'è.

Nel video, fruibile a fondo pagina, sono inoltre presenti diverse immagini che rimandano al caso giudiziario di Giuseppe Uva.

Gli apprezzamenti on line

Non capita spesso che un rapper 'nuovo', o quantomeno relativamente sconosciuto al grande pubblico, riesca ad accumulare consensi – perché di consensi si parla in questo caso, più che di numeri, almeno per ora – sostanzialmente unanimi da parte di chi si occupa di raccontare il mondo del rap, ma è esattamente quello che sta succedendo a Massimo Pericolo.

Emblematici in tal senso gli articoli comparsi su due delle più autorevoli testate giornalistiche a tema musicale d'Italia, ovvero Noisey e Rock.it. La prima lo ha eletto ha 'Next big thing' del rap italiano, elogiandolo ampiamente e diffondendo la sua prima intervista ufficiale, mentre Rock.it ha lodato la sua autenticità, la sua attitudine street, quella di chi la strada l'ha vissuta davvero, contrapponendola esplicitamente a quella dei 'Gangster da salotto', incarnata da Sfera Ebbasta.

Massimo Pericolo fa sicuramente discutere, ma suscita sempre qualcosa nell'ascoltatore, che sia stima o disapprovazione. Ciò che c'è di certo è che rimanere indifferenti di fronte alla sua musica è praticamente impossibile, come ben sottolineato dalla conclusione del sopracitato articolo firmato da Vittorio Franchi: "Non è spacconeria, è rabbia autentica da cicatrici sulla pelle. [...] Non sappiamo cosa sia Massimo Pericolo o cosa diventerà, di sicuro ha qualcosa da dire".