Non sempre i successi internazionali vengono accolti in tutto il mondo con approvazioni unanimi: è il caso di Bohemian Rhapsody, il film dedicato alla storia dei Queen che arriverà anche in Cina ma non in versione originale, bensì censurato dal governo.
La censura
Secondo quanto afferma l'Hollywood Reporter, la pellicola non approderà nelle sale cinesi in versione integrale ma profondamente censurata, e sarà sottoposta all'approvazione delle autorità locali. Non è un mistero, infatti, che il governo di Pechino abbia introdotto delle regole molto rigide in materia di opere musicali e cinematografiche.
Con molta probabilità, si punterà ad omettere gli argomenti più scottanti del lungometraggio diretto da Bryan Singer, come l'omosessualità di Freddie Mercury e il ricorso alle sostanze stupefacenti. Dunque i tagli non verranno operati a caso, ma rispecchieranno le indicazioni governative che esercitano un controllo molto severo sul materiale culturale destinato ai cittadini, ancor di più se proviene dall'estero. Allo stesso tempo, per quanto riguarda i contenuti legati alla tematica dell'omosessualità, non sarebbe di certo la prima volta che verrebbe effettuata un'operazione di censura.
Censurato anche il discorso di Rami Malek
Le autorità cinesi, oltre alla pellicola, hanno già provveduto a modificare il discorso tenuto da Rami Malek in occasione della premiazione agli Oscar, quando è salito sul palco per ritirare la statuetta vinta nella categoria miglior attore.
In particolare, la censura si è abbattuta sulle parole dell'artista statunitense, quando questi ha ricordato che Bohemian Rhapsody è "un film su un uomo gay, un immigrato", riferendosi ovviamente a Freddie Mercury, frontman dei Queen. Queste affermazioni hanno scatenato delle polemiche anche negli Stati Uniti, ma dal contenuto differente rispetto a quanto previsto dal governo cinese.
Come se non bastasse, l'intervento di Malek alla notte degli Oscar è stato trasmesso su una rete televisiva cinese con tanto di sottotitoli modificati e stravolti: basti pensare che "uomo gay" è stato tradotto con "band speciale". Nonostante la Cina sia stata aspramente criticata per queste modifiche, il biopic arriverà comunque nei Cinema del Paese asiatico a partire dalla metà di marzo: qualora il film dovesse riscuotere un discreto successo al botteghino, si potrebbe pensare ad un ulteriore ampliamento della distribuzione.
Naturalmente, è inevitabile chiedersi se Bohemian Rhapsody in versione rimaneggiata possa avere lo stesso impatto dell'originale sul pubblico.
Infatti, se è vero che il lungometraggio ha riscosso un grandissimo successo internazionale, vincendo - oltre a due Golden Globe - anche quattro premi Oscar per miglior sonoro, miglior montaggio, miglior montaggio sonoro e miglior attore protagonista, resta comunque da capire quanto resterà della trama dopo i tagli apportati dalle autorità cinesi.