Era il lontano 1985 quando nelle librerie uscì "Il racconto dell’ancella", il romanzo distopico della scrittrice canadese Margaret Atwood, sia criticato che innalzato come bandiera a sostegno dei diritti delle donne, destinato a diventare film e serie tv.
Il 10 settembre, a distanza di molti anni, arriva il seguito, "I testamenti", per rispondere finalmente ai molti interrogativi rimasti senza risposta e proseguire la storia lì dove si era interrotta, alla scoperta del destino di Difred.
L’atteso seguito e il destino di Difred
Libertà, prigione o morte: che ne è stato dall'Ancella Difred?
Questo è quello che il lettore del primo libro di Margaret Atwood si domanda alla fine della storia e finalmente con "I testamenti" la scrittrice è pronta a dare la sua risposta dopo anni, attraverso gli interessanti testamenti di tre donne della Repubblica di Gilead, dove la storia si svolge. La Atwood, più volte candidata al Premio Nobel e vincitrice nel 2000 del Booker Prize, il 10 settembre torna finalmente con il suo attesissimo seguito, edito da Ponte delle Grazie e in contemporanea mondiale, nato da tutte le domande dei fan su Gilead e i suoi meccanismi interni e dal mondo stesso in cui si vive oggi!
‘Il racconto dell’ancella’ tra fantasia e triste realtà
"Il racconto dell’ancella" si svolgeva alla fine del ventesimo secolo quando, in una Terra devastata da guerre e inquinamento chimico e radioattivo, nel Nord America si era instaurato un regimo totalitario teocratico di ispirazione biblica, la Repubblica di Gilead: questo è l’inizio della fine e le donne sono totalmente asservite e ‘usate’ solo per la riproduzione, schiave a tutti gli effetti e prive di ogni diritto e libertà.
Al vertice della piramide sociale ci sono i Comandanti e, proseguendo dall’alto verso il basso, le donne, divise in varie categorie, tra cui le Mogli dei Comandanti, le Marte (serve), le Nondonne (non fertili e uccise) e le Ancelle.
La protagonista è proprio un’Ancella e il suo racconto è giunto attraverso alcune cassette registrate.
Si chiama Difred poiché appartiene al Comandante Fred e il suo compito è dare un figlio al suo padrone: essendo sterile la Moglie, l’Ancella deve giacere ogni mese col Comandante e dargli un figlio, proprio come nella Genesi la schiava di Rachele aveva dato un figlio a Giacobbe. Difred serve solo a questo, non può avere altre storie, non può essere in un altro tipo di intimità col proprio padrone…non può avere una vita e la sua vita l’ha persa per sempre insieme a sua figlia, prima della tragedia, poiché conviveva con un uomo divorziato.
Nel corso della sua storia si macchia di peccati e scopre l’esistenza di un movimento di resistenza, il "Mayday", ma quello che rimane senza risposta, alla fine del libro, è il suo destino.
Dal 10 settembre le sorti di Difred non saranno più una domanda senza risposta.