Occorre una formazione a livello internazionale per una efficace promozione del patrimonio culturale. Ma è anche necessario adeguare l’insegnamento per preparare i giovani alle nuove professioni e mestieri per legati alla gestione dei beni culturali. Con questi due punti fermi, la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali (FSBAC), istituita dal Mibac per valorizzare attraverso programmi di alta formazione le risorse umane che operano nel settore del patrimonio culturale, si presenta a Lucca per partecipare alla XV edizione di LuBeC (Lucca Beni Culturali), la rassegna internazionale dedicata a cultura, turismo e innovazione che si tiene presso il Real Collegio della città toscana il 3 e 4 ottobre.
Formazione internazionale per favorire la cooperazione
Due gli eventi che la Fondazione diretta da Carla Di Francesco propone al pubblico. Giovedì, dalle 15 alle 17,30, la tavola rotonda internazionale dal titolo “Formazione, cooperazione internazionale, promozione del sistema culturale: politiche ed esperienze a confronto”, che vedrà la presenza, tra gli altri, del vice ministro alla Cultura degli Emirati Arabi Uniti, Omar Saif Ghobash.
L’incontro è rivolto a prendere in esame il ruolo della formazione sia nell’ottica della cooperazione allo sviluppo con Paesi terzi, sia come strumento di promozione di rapporti bilaterali rispetto al sistema culturale italiano. Un ruolo centrale, quello della formazione, che la Fondazione ha recentemente ribadito anche in occasione dell'ultimo Salone del Restauro a Ferrara.
Ma sarà anche l’occasione per presentare il programma della International School of Cultural Heritage, il corso biennale rivolto ai professionisti stranieri del patrimonio culturale (tra cui direttori di musei, funzionari, personale delle sovrintendenze eccetera), che avrà inizio il 6 novembre e che sarà dedicato, in questa sua prima edizione, ai Paesi del Mediterraneo.
Una ricerca sulle nuove professioni del patrimonio culturale
Il secondo appuntamento, venerdì 4 dalle 10 alle 13, è con il workshop “Saperi competenze, professioni e mestieri del patrimonio culturale”. Una ricerca sul campo, avviata proprio a partire dall’evento lucchese, con la quale la Fondazione punta ad acquisire un quadro aggiornato sulle professioni del patrimonio culturale e sui sistemi di formazione, per poter intercettare in modo più preciso e puntuale il fabbisogno di competenze espresso dalle professioni del settore dei beni culturali.
Al workshop saranno presenti in particolare gli stakeholders selezionati fra organizzazioni dei settori culturale e formativo, che contribuiranno alla raccolta diretta di dati originali.
Oltre alla citata International School of Heritage, la Fondazione scuola dei beni e delle attività culturali è attiva con la Scuola del Patrimonio, un corso di perfezionamento di durata biennale rivolto a profili già in possesso di competenze tecnico scientifiche nel settore del patrimonio e delle attività culturali, finalizzato alla formazione di funzioni direttive.