Servono competenze trasversali e un approccio multidisciplinare per gestire al meglio le situazioni di crisi nella conservazione dei beni culturali, come nel recente caso della cattedrale di Notre-Dame, devastata da un incendio sei mesi fa. È il tema con il quale la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, istituita dal Mibac per offrire alta formazione nel settore della gestione del patrimonio culturale, si presenta a Ferrara, dove si svolge la XXVI edizione del Salone Internazionale del Restauro, dei Musei e delle Imprese Culturali.

Un approccio alla complessità che rappresenta il tratto distintivo della Fondazione diretta da Carla Di Francesco: “Le problematiche relative alla gestione del patrimonio sono sempre più caratterizzate da interrelazioni fra discipline diverse e campi eterogenei” dice la direttrice. “E questa complessità richiede una specifica formazione multidisciplinare per affrontare le sfide legate alla gestione, al restauro, alla conservazione e alla fruizione del patrimonio, anche in caso di emergenze o di eventi eccezionali”.

Le sfide della complessità e gli interventi di urgenza

Non è un dunque un caso che a Notre-Dame e alla “Complessità degli interventi di restauro in situazioni di crisi” è dedicato il seminario in programma il 19 settembre (ore 14:00 presso la Sala Europa), per fare il punto sull’evento più catastrofico degli ultimi anni in tema di patrimonio culturale.

Tra gli ospiti internazionali spicca il nome di Benjamin Mouton, già architetto capo della cattedrale e professore emerito della École de Chaillot di Parigi, tra i massimi esperti al mondo in tema di restauro dei beni architettonici, che illustrerà le problematiche relative alla ricostruzione del tetto e della guglia, nonché l’approccio metodologico seguito dai restauratori francesi.

Ma ci sarà spazio anche per fare il punto sui progetti di ricostruzione che hanno interessato negli ultimi anni il patrimonio culturale italiano, in seguito ai recenti episodi sismici nell’Italia centrale e in Emilia Romagna.

Ad aprire l’incontro, Enrico Cocchi (Direttore Agenzia per la ricostruzione Sisma 2012 Regione Emilia Romagna), Cristina Ambrosini (Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara).

A seguire, anche i contributi di Giovanni Carbonara (Professore emerito di restauro architettonico all’Università Sapienza di Roma), Luisa Papotti (Soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Torino), Alessandra Vittorini (Soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio per la città dell'Aquila e i comuni del Cratere), Maria Teresa Jaquinta (Liaison Officer per la cooperazione con l’Italia di ICCROM), Alessandro Bozzetti (Studio Croci e Associati).

Formazione trasversale per la gestione del patrimonio

Grande spazio anche ai temi della formazione, della ricerca e degli studi avanzati di livello internazionale, che costituiscono lo scopo statutario della Fondazione.

Il secondo incontro (20 settembre, ore 9:30, presso la Sala America) si propone di mettere a confronto i modelli europei di formazione di competenze specialistiche e trasversali per la gestione del patrimonio. La valorizzazione è infatti sempre più la chiave di volta delle politiche culturali, come dimostra il successo delle iniziative del Mibac a favore di una maggior fruizione e conoscenza delle risorse artistiche e culturali.

Dopo l’introduzione di Carla Barbati (Membro del Consiglio scientifico della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali), prenderanno la parola Christian Hottin (Direttore accademico dell’Institut National du Patrimoine di Parigi), Martina De Luca (Responsabile formazione della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali), Daniela Esposito (Direttore della Scuola di specializzazione in beni architettonici e del paesaggio all’Università Sapienza di Roma), Alessandra Pattanaro (Direttore della Scuola di specializzazione in beni storico-artistici all’Università degli Studi di Padova), Maurizio Decastri (Professore ordinario di organizzazione aziendale all’Università Tor Vergata di Roma e Coordinatore dell’area Management pubblico e innovazione digitale della SNA), Francesco Scoppola (Direttore generale Educazione e Ricerca del Mibac).

Un'iniziativa di grande importanza per il mondo della formazione, a pochi giorni dalla scadenza, il prossimo 23 settembre, della presentazione delle domande al concorso ministeriale, rivolto all'assunzione di 1052 risorse.