Il nuovo album di Marracash si chiamerà 'Persona' e sarà disponibile a partire dal 31 ottobre 2019 su tutte le piattaforme di streaming, per il download digitale ed anche, ovviamente, in formato fisico, sia CD che vinile. Un vero e proprio lavoro solista di Marracash manca nel panorama Rap dal 2015, anno della pubblicazione di 'Status', di conseguenza le aspettative dei fan sono altissime ed il rapper della Barona non ha cercato di sminuirle, definendo il suo prossimo disco come 'Il progetto più ambizioso della sua carriera'.

Ben nove featuring: da Gué Pequeno a Sfera Ebbasta, da Massimo Pericolo a Madame

In questi giorni l'autore di 'Chiedi alla Polvere' sta iniziando gradualmente a svelare le numerose collaborazioni che saranno presenti nella tracklist di 'Persona' che complessivamente conterrà quindici tracce. Al momento i nomi certi sono quelli di Massimo Pericolo, annunciato a giugno, l'amico Gué Pequeno, Mahmood e la giovanissima Madame che a soli diciassette anni potrà 'aggiungere al curriculum' una collaborazione che molti colleghi più anziani sognano da sempre e, probabilmente, non realizzeranno mai.

Nell'annunciare le collaborazioni Marracash sta svelando alcuni aneddoti relativi alla lavorazione del disco, fornendo inoltre dei brevi ritratti dei rapper che hanno preso parte al progetto, cosa che ha fatto anche per l'ultimo annuncio, uno dei più attesi, quello relativo alla collaborazione con Sfera Ebbasta che in tanti avevano pronosticato.

'Ho percepito per la prima volta il gap con una nuova generazione di rapper'

Marracash ha lodato la capacità del Trap King di Cinesello Balsamo, ammettendo come sotto alcuni punti di vista lo abbia illuminato, arricchendolo. "Ho percepito per la prima volta il gap con una nuova generazione di rapper", ha infatti ammesso Marracash, che ha poi lodato Sfera Ebbasta anche e soprattutto sul piano umano, svelando come il trapper gli abbia sempre dimostrato, oltre al rispetto e alla stima artistica, una sincera vicinanza umana.

Queste le sue parole:

"Quando ho conosciuto Gionata (Il vero nome di Sfera Ebbasta è Gionata Boschetti, ndr) lui e Charlie (Marracash si riferisce ovviamente Charlie Charles, lo storico producer di Sfera Ebbasta, ndr) venivano spesso da me per discutere le strategie discografiche. In quelle occasioni ho percepito per la prima volta nella mia vita il gap con una nuova generazione di rapper.

Proponevano idee che a me sembravano strane, prendendo ispirazione dalla trap americana. Avevano intenzione di esibirsi con tutto il pezzo intero sotto, non solo cantando sulla base. Io provavo a spiegargli che non tutto quello che succede in America si poteva portare in Italia con lo stesso risultato. Ma su una cosa avevano del tutto ragione loro: riuscire ad avere successo anche all'estero. Per me era impossibile anche solo immaginarlo, credevo fosse una perdita di soldi, tempo ed energie. Un qualcosa di inarrivabile. Per Gionata invece no, ed è proprio per questo che ci è riuscito. Dei tanti rapper che sono passati per la mia etichetta (Marracash si riferisce a 'Roccia Music', la label che aveva fondato assieme a Shablo, in cui ha militato anche Achille Lauro, ndr) lui è sempre stato il più sicuro del suo talento e delle sue capacità, uno dei pochi artisti con cui il rapporto è rimasto forte.

Uno dei pochi che mi ha cercato quando ero disperato e desaparecido, uno dei pochi che veniva a trovarmi e si interessava delle mie condizioni. In un primo momento non pensavo di coinvolgerlo in questo progetto, perché Sfera Ebbasta è nei dischi di tutti ed io voglio sempre essere originale. Ma poi ho pensato che aveva iniziato proprio con me, che gli volevo bene, e che sarebbe stato insensato non coinvolgerlo solo per un preconcetto del genere. Quando gli ho proposto il featuring mi ha detto che si sentiva onorato, e questo secondo me la dice lunga su chi sia Gionata. Grazie fratello".