Ultimamente sono state molte le feroci critiche che l'attore e comico Checco Zalone ha subito sul suo nuovo film in uscita il 1° gennaio 2020, 'Tolo Tolo' a causa di un breve video musicale durante il quale Zalone ironizza sulla condizione degli immigrati e su come abbiano cambiato la vita: dalla richiesta di spiccioli ai semafori al 'furto' delle proprie mogli e compagne (quest'ultimo punto è costato a Checco l'accusa di sessismo e poco rispetto per le donne).

L'uscita del film nelle sale, come quattro anni fa con Quo Vado, è stata fissata per il primo giorno dell'anno, quando gli italiani sono, presumibilmente, più propensi a rilassarti sulla poltrona di un Cinema, dopo le abbuffate natalizie ed il cenone di Capodanno.

Nel 2016 Quo vado? aveva sfiorato ben 7 milioni di euro solo nelle prime ventiquattro ore di programmazione: il film è, poi, diventato il film italiano più visto del XXI secolo con 9 milioni di biglietti venduti e un incasso di ben 65.295.389 euro. Quo vado? è anche secondo in assoluto nella storia per incassi dopo Avatar, il film di Cameron, che resiste al primo posto (il film di Zalone, però, è primo per numero di biglietti venduti: 9 milioni contro i 7,5 di Avatar). I film del comico pugliese hanno incassato, complessivamente, ben 173 milioni di euro e le aspettative per questo nuovo lavoro (che ha già fatto molto parlare) sono molto alte. In Tolo Tolo Zalone, non compreso dalla madrepatria, va a cercare fortuna in Africa ma una guerra lo costringerà a far ritorno in Italia, percorrendo la rotta dei migranti.

Zalone si racconta a 'Il fatto quotidiano': 'Se Tolo non dovesse andare bene brinderanno in tanti'

Checco Zalone risponde alle domande de 'Il fatto Quotidiano' alternando la personalità di Luca Medici (ansioso per la paura di non riuscire a replicare gli straordinari numeri precedenti) e il suo personaggio Checco Zalone, così vicini ma in fondo diversi.

L'attore pugliese ringrazia il suo produttore Pietro Valsecchi per la grande pazienza avuta negli oltre due anni di lavoro e spiega che le responsabilità, questa volta, sono state maggiori a causa del nuovo ruolo di regista. "Nel film non emergono buoni e cattivi e di questo ne vado fiero" ha detto Zalone che ha anche sottolineato che Tolo Tolo non è un film più 'impegnato' rispetto ai precedenti e che non vuole farsi etichettare come legato a partiti o schieramenti politici.

Che le aspettative sul film, sul gradimento del pubblico e sugli incassi siano alte è chiarissimo soprattutto allo stesso regista ed attore che, infatti, afferma che molti suoi colleghi e amici brinderebbero a un suo 'fallimento' (inteso come una non replica dei guadagni precedenti): "Ma lo capirei, lo considero un atteggiamento umano e probabilmente al loro posto farei lo stesso".