Achille Lauro chiude il 70esimo Festival di Sanremo ringraziando pubblico e giornalisti con una missiva. Durante il concorso infatti ha tenuto non solo tutti col fiato sospeso per le sue performance stravaganti, ma ha anche mantenuto un contatto costante coi giornalisti. Grazie a questo ha potuto spiegare di volta in volta il perché dei suoi particolari e vistosi outfit, ispirati anche a donne che hanno fatto la storia. Achille Lauro ha recapitato via e-mail un'altra lettera scritta di suo pugno e addirittura firmata Lauro, suo nome di battesimo.
La missiva è giunta nelle caselle di posta elettronica attorno alle 18 circa di questa domenica sera e nel testo fa una sorta di bilancio sulla sua esperienza sanremese.
La lettera di Achille Lauro dopo il Festival di Sanremo 2020
'Miei cari, vorrei ringraziarvi per l’attenzione e la cura che ci avete dedicato in questo folle progetto sanremese', così inizia e si rivolge ai giornalisti Achille Lauro nella sua e-mail di oggi. Il performer sottolinea poi come non abbia trovato modo migliore di ringraziare se non condividendo il suo personale racconto di questa esperienza sanremese, affidandolo appunto ai giornalisti. Anzi, Lauro scrive anche che continuerà questa condivisione e corrispondenza anche nei prossimi periodi e per i progetti artistici futuri perché 'Voi ne fate parte' specifica.
L'artista romano infatti, grazie alla partecipazione al Festival di Sanremo 2020, ha intrapreso questo suo nuovo percorso che, appunto, prevede anche una ricerca dei minimi dettagli delle sue performance canore e si impegna a raccontare, spiegare descrivere con minuzia le sue scelte. Lo ha fatto già a fine gennaio, quando travestito da artista di strada si era messo a dipingere delle tele bianche in Piazza Duomo a Milano, sotto gli sguardi ignari dei passanti.
'Ho sempre cercato di inventare musica impossibile da etichettare, un anno fa ho cominciato a immaginarla in modo differente. Volevo creare una performance artistica che suscitasse emozioni forti, una pièce teatrale', così continua la lettera di Achille Lauro post Sanremo. Il brano con cui si è presentato al concorso canoro più ambito d'Italia gli è valso l'ottavo posto nella classifica generale, ma per lui, Me ne frego, questo il titolo del pezzo, è molto di più di un semplice tormentone.
'Il brano è un inno alla libertà sul palco più istituzionale d’Italia' afferma Lauro, la sua speranza era ed è quella di scuotere gli animi di chi è insicuro nel mostrarsi come è senza filtri. Non solo, con le sue performance, che sicuramente continuerà portare in scena anche prossimamente, vuole scuotere anche le certezze di chi è fermo sulle sue posizioni e aggiunge: 'E´ sempre fuori dalla propria zona di comfort il posto in cui accadono i miracoli'. Me ne frego quindi, il suo brano sanremese molto orecchiabile e che sta già collezionando molti consensi, è un autentico inno alla libertà di essere e mostrarsi per ciò che si è e ci si sente di9 essere ha scritto Achille Lauro a nemmeno un giorno dalla fine del Festival di Sanremo.
Durante le 5 serate ha sfoggiato 4 outfit differenti, l'artista voleva raccontare con le sue performance 4 storie e ci è riuscito. Ha vestito i panni, o meglio si è denudato restando con una tutina aderente e color oro la prima sera, ha sfoggiato poi 3 look stravaganti ispirati a Ziggy Sturdast alter ego di David Bowie, alla Marchesa Luisa Casati Stampa e ad Elisabetta I Tudor. Achille Lauro ha vinto sicuramente in comunicazione al 70esimo Festival di Sanremo e conclude la missiva di oggi inviata ai giornalisti così: 'La condizione essenziale per essere umani è essere liberi, Lauro'. Attendiamo ora nuovi sviluppi nella carriera artistica di Achille Lauro, eventuali altre sue comunicazioni dirette e anche il video ufficiale di Me ne frego.