Achille Lauro, concorrente del 70esimo Festival di Sanremo, continua a stupire e incuriosire con i suoi outfit. Ieri, 6 febbraio, durante la serata dedicata alle cover sanremesi, il performer ha duettato con Annalisa sul palco del Teatro Ariston, interpretando Gli uomini non cambiano di Mia Martini. Una scelta presumibilmente non lasciata al caso e studiata nei minimi dettagli come tutte le performance che Achille Lauro sta portando in questo suo secondo Festival di Sanremo. Ma non è tutto, come successo poche ore prima della serata di apertura del concorso canoro, anche oggi i giornalisti hanno ricevuto una lettera via e-mail dello stesso artista.
Un messaggio a tratti enigmatico, per altri invece molto schietto e sincero che sicuramente punta i riflettori su ciò che Lauro porterà in scena questa sera, durante la quarta serata del 70esimo Festival di Sanremo.
Achille Lauro come Ziggy Stardust
La scorsa serata sanremese ha visto i big esibirsi su delle cover, brani che hanno fatto la storia della manifestazione canora più seguita di sempre. Gli artisti hanno duettato con altri cantanti e band a loro scelta e Achille Lauro ha portato sul palco dell'Ariston un brano di Mia Martini datato 1992. Il brano all'epoca si piazzò al secondo posto proprio a Sanremo e ad oggi resta un pezzo denso di pathos e decisamente molto conosciuto e tecnicamente non facile.
Al fianco di Achille Lauro la cantante Annalisa, ma gli occhi erano puntati soprattutto su Lauro e sulla sua performance, una delle 4 previste all'interno di Sanremo 2020. Con il suo look e la sua interpretazione il cantante ha portato sul palco il suo omaggio a uno dei personaggi più iconici della scena pop e rock mondiale: Ziggy Stardust, uno dei tanti alter ego di David Bowie. 'Stardust, anima ribelle, simbolo di assoluta libertà artistica, espressiva e di una mascolinità non tossica' -afferma Achille Lauro.
Il look era interamente firmato Gucci, come anche il precedente mostrato nella prima serata del Festival e caratterizzato da un make up glam rock in puro stile anni '70-'80 e da un hair-styling curatissimo. La parrucca infatti è stata realizzata su misura per l'occasione, come anche ogni altro dettaglio. Non c'è che dire, Achille Lauro resta fedele alla promessa fatta qualche giorno fa, quando affermava di voler portare al 70esimo Festival di Sanremo 4 performance che sarebbero state molto più che una mera esecuzione di un brano.
Restano ora da scoprire le prossime 2 esibizioni live dell'artista romano, stasera e domani per il gran finale del concorso canoro.
L'email di Achille Lauro
Achille Lauro ha inviato una nuova comunicazione ai giornalisti verso le 15 di oggi pomeriggio 7 febbraio. In allegato alla e-mail anche le foto del testo scritto a mano del performer e tratto dal suo libro: Sono io Amleto. Il libro è stato pubblicato poco più di un anno fa e tra le righe si può fare la conoscenza di tutto l'immaginario di Achille Lauro, un artista a tratti ironico, ma accurato, professionale e che naturalmente vuole stupire facendo solo ciò che gli va. Un po' come il messaggio del suo ultimo brano sanremese, Me ne frego.
Tornando all'email ricevuta dai giornalisti, colpiscono questi passi: '50enni disgustosi, maschi omofobi, ho avuto a che fare per anni con questa gente e anche gli ambienti trap mi suscitano un certo disagio: aria densa di finto testosterone, linguaggio tribale costruito e anaffettivo nei riguardi del femminile e l’immagine di donna oggetto con cui sono cresciuto. Indossare abbigliamento femminile oltre il trucco è il mio modo di dissentire e di rifiutare le convenzioni da cui poi si genera discriminazione e violenza'. Così parla in modo diretto Achille Lauro. Poi continua: 'Metto quello che mi piace e se sono da femmina? Allora sono una femmina'. L'artista sottolinea che vuole essere contagiato dalla femminilità alla quale dà il significa di eleganza, purezza, delicatezza, candore.
E quando gli chiedono 'Cosa ti è successo?' Achille Lauro afferma: ' Sono diventato una signorina'. Non resta che attendere l'esibizione di Lauro questa sera e verificare se l'email svelava effettivamente degli indizi sulla performance e sull'outfit dell'artista romano.