La fashion week autunno-inverno 2021/2022, nella suggestiva location del Teatro Armani, nel cuore di Milano, si appresta a concludersi con uno degli spettacoli più attesi e importanti del panorama della Moda italiana e mondiale: il prét à porter griffato Giorgio Armani.
Armani porta in passerella il suo amore per il pianeta
"Mi sembra fondamentale, oggi più che mai, ricordare in ogni occasione quanto sia importante la salvaguardia del mondo naturale. Il mio impegno su questo fronte è grande”, afferma Giorgio Armani.
Sono stati realizzati due video separati per la presentazione della collezione femminile e maschile: al centro della passerella, risalta il logo lucido bianco e nero che riporta le iniziali dello stilista, dove è collocato Uri, un gorilla di colore verde.
Si tratta di un'opera realizzata da Marcantonio Raimondi Malerba, il quale ha già prodotto un altro esemplare per il salotto dell'abitazione meneghina dello stilista. Quale occasione migliore per promuovere la salvaguardia ambientale, se non le sfilati milanesi, dove i riflettori del mondo della comunicazione di massa e della stampa internazionale sono puntati sulla "capitale" della moda? Gli abiti creati da Giorgio Armani, anche stavolta, non tradiscono l'inconfondibile mix di sofisticatezza, classe ed eleganza, mai esasperate.
Linee sobrie, ma fluttuanti, disegnano le figura femminile e maschile, cucendosi addosso come una seconda pelle, senza fasciare o intrappolare le forme, al contrario, accompagnandole in una morbidezza docile al tatto e fluida alla vista, alla conquista della libertà.
Vestiti che si fanno portare in giro, più che essere solo indossati privi di anima. Una fusione che dà vita a un'eleganza mai appariscente, mai volgare, ma che anzi permette alla personalità di emergere con discrezione e farsi ricordare. Tailleur e completi dal taglio sartoriale e dai materiali impalpabili, puri e con nuances che ricalcano tutte le sfumature del blu, grigio e nero, sovrapposti al verde pastello.
Il velluto torna a spiccare tra i tessuti preziosi e brillanti, che regalano un eco rinascimentale.
Armani sfila per la seconda volta a porte chiuse dall'inizio della pandemia
Giorgio Armani "sdogana" così, definitivamente, le sfilate a porte chiuse, dopo lo scorso settembre, gettando il cuore oltre l'ostacolo, e trasforma il tubo catodico in mezz'ora di meraviglia e bellezza senza tempo.
L'eleganza dello stile Armani, non si presta al compromesso del conformismo, ma persegue il proprio tratto distintivo sempre e comunque: la sobrietà che genera eleganza senza ostentarla. I "ruggiti" di Armani continuano dunque a dare luce al made in Italy nel mondo.