"Omaggio a Venezia" è il nome dato all'esposizione di opere artistiche di autori moderni, organizzata a Venezia a palazzo Dolfin, vicino a Rialto.

La mostra, curata da Pier Paolo Pancotto, è aperta dal 30 settembre ed è a ingresso gratuito e sarà visitabile previa prenotazione il sabato e la domenica sino all'8 gennaio 2023. Vi saranno aperture straordinarie in occasione delle festività. Si prevede l'ingresso a gruppi composti da un numero massimo di 20 persone, con documento di identità, che dovranno presentarsi una decina di minuti prima dell'orario di appuntamento.

Si tratta di una manifestazione tra quelle collaterali alla Biennale d'Arte, organizzata da Banca d'Italia nella propria sede di rappresentanza. Le opere esposte coprono lo sviluppo dell'arte italiana dalla seconda metà del '900 sino agli anni 2000.

Le opere esposte

Le 22 opere che compongono la mostra "Omaggio a Venezia" spaziano da Guttuso, a Vedova, Santomaso, Morandi, Burri, Turcato ed altri, tutti fra gli esponenti più significativi dell'arte contemporanea.

Autori diversi per periodo storico, formazione ed esperienza. Ma tutti, in qualche modo, legati a Venezia: per nascita (Emilio Vedova), partecipazione alla Biennale (Giorgio Morandi), o per rapporti con istituzioni culturali della città o legami affettivi e personali con essa.

Da qui il nome dell'esposizione, in una sorta di ideale tributo alla città lagunare. La mostra rappresenta un'occasione unica. Infatti, tali opere sono parte della collezione privata della banca, allestite all'interno degli studi direzionali e perciò non visibili normalmente al pubblico.

In questa occasione, Banca d'Italia ha deciso di aprire alla collettività la propria sede ed i tesori ivi custoditi.

La mostra si inserisce in un percorso di promozione del patrimonio artistico, percorso da tempo avviato dall'istituto come contributo alla crescita culturale del Paese.

La mostra è a Palazzo Dolfin

La mostra "Omaggio a Venezia" offre la possibilità di visitare anche l'interno del palazzo che la ospita. Costruito su iniziale prospetto di Jacopo Sansovino, palazzo Dolfin fu sede del patriziato veneziano e residenza di Ludovico Manin, ultimo Doge di Venezia deposto da Napoleone alla fine del Settecento.

Il palazzo ospita attualmente i saloni di rappresentanza della Banca d'Italia e la sua sede veneziana: esso è stato recentemente oggetto di un lungo e accurato restauro finanziato dallo stesso Istituto. L'allestimento dell'esposizione si adegua al particolare assetto del palazzo. L'inserimento di opere contemporanee in un simile contesto storico è stato particolarmente accurato, e crea un effetto di contrasto e dialogo del tutto inedito e sorprendente.

Palazzo Dolfin si trova sul Canal Grande, nel centro cittadino vicino al ponte di Rialto.