Dall' 11 al 27 novembre a Milano, in Via Lovanio 6, presso la galleria Amy-d, va in mostra il progetto espositivo Solitude's economy.
A esporre sono cinque artisti, Lena Shaposhnikova, Daesung Lee, Alessio Barchitta, Marco De Santi e Maria Wasilewska, le cui opere, differenti per stile e tecnica, "dialogano" tra loro negli spazi della galleria milanese.
Gli artisti della mostra
Gli artisti che partecipano a questa mostra sondano il rapporto tra l'uomo contemporaneo e il mondo con cui si deve confrontare.
Marco De Santi, artista e designer lombardo, riflette sul tema proponendo "Sovrumani silenzi", un' opera che sembra quasi un modello architettonico.
Un gioco di specchi che all' interno di uno spazio chiuso suggerisce la debolezza del confine tra realtà e sogno.
Daesung Lee, fotografo sudcoreano, con "Jahria" mette in mostra l'alienazione dei minatori dell' omonima regione dell'India orientale. I suoi scatti ritraggono i lavoratori immersi in un surreale paesaggio lunare, spesso avvolti da nubi di vapori e fumi che sembrano dissolvere le loro imponenti figure.
Lena Shaposhnikova, pittrice figurativa russa, ha studiato all' Accademia delle Belle Arti di Firenze, e vive ormai da tanti anni in Italia. In questa mostra espone "Acque color mercurio", un quadro ad olio diviso in due pannelli, che pur nel suo stile prettamente figurativo, non può non suggerire un'astrazione onirica.
I quadri dell'artista, ricchi di spunti tratti dalla realtà, e spesso dalla cronaca, non mancano mai di dare allo spettatore una sottile idea di magia e di sogno.
Maria Wasilewska, artista polacca, presenta Nango-hi, una serie di oggetti in legno di cipresso, bruciati secondo un'antica pratica giapponese adatta alla conservazione del legno, e fotografati, come se fossero parte di un alfabeto, oggetti simbolici utili per interpretare la realtà circostante
Alessio Barchitta, artista siciliano, propone un'installazione che campeggia nella sala principale della galleria.
Lo scheletro di una poltrona imbottita, la cui imbottitura dilaniata giace sul pavimento. L'unico ornamento della poltrona sono un paio di cuscini in cemento, paradossali oggetti di comodità, che aggiungono un senso di straniamento all'opera.
Un percorso di riflessione
Il percorso concettuale proposto dall'esposizione, apparentemente destabilizzante e non privo di una nota di malinconia e angoscia, si dissolve osservando l'insieme.
Questo gruppo di artisti, pur non essendo un collettivo, per questa occasione propone una serie di opere che solo se osservate insieme restituiscono il senso globale di ciascuna. Tale lettura sembra rispondere al senso di inquietudine e smarrimento: con lo strumento dell' Arte, intesa come forma di resistenza collettiva e sociale, come si legge anche nella descrizione dell' esposizione, si può affrontare "la solitudine dell'uomo contemporaneo".
La mostra di arte contemporanea è visitabile fino al 27 novembre 2022, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 15 alle 19, presso Amy-d Arte Spazio, a Milano in Via Lovanio 6.