La Grazia, il più recente lavoro del regista Paolo Sorrentino, è approdato sugli schermi degli Stati Uniti grazie alla distribuzione curata da Magnolia Pictures. L’opera, già molto attesa, racconta una storia ambientata tra Napoli e Roma e ha ricevuto ampi consensi dalla critica d’oltreoceano, come dimostra l’applauso ricevuto in occasione della prima newyorkese. Sorrentino, uno dei più noti cineasti italiani contemporanei, ha presentato personalmente il film nella grande mela, suscitando l’entusiasmo dei presenti.
Nel corso della proiezione tenutasi al Lincoln Center, il regista ha affermato: “L’accoglienza ricevuta dal pubblico americano conferma quanto il cinema possa essere un ponte tra culture lontane”.
Gli addetti ai lavori sottolineano la qualità della fotografia curata da Luca Bigazzi e l’interpretazione della protagonista Giulia Di Gangi, che si è distinta per intensità. Magnolia Pictures, distributore statunitense noto per l’attenzione al cinema d'autore internazionale, ha creduto molto nel progetto, favorendone la programmazione in diversi multiplex di città come New York, Los Angeles e Chicago. I critici statunitensi hanno elogiato in particolare la scrittura e la direzione degli attori, evidenziando come Sorrentino sia riuscito a coniugare realismo e visione poetica.
Il successo internazionale di Sorrentino
Paolo Sorrentino non è nuovo a riconoscimenti oltre i confini italiani. Con La grande bellezza, uscito nel 2013, aveva già conquistato il premio Oscar come miglior film straniero.
La Grazia rappresenta la sua quinta pellicola a trovare distribuzione nelle sale americane, confermandolo tra i registi più seguiti dagli appassionati di cinema internazionale. A ogni nuova uscita, l’interesse della critica si riaccende, testimoniando la costanza nella qualità della sua produzione e la capacità di proporre storie profondamente radicate nel vissuto italiano ma con risonanza universale.
Il regista e la sua squadra creativa collaborano con continuità pluriennale: tra questi, la pluripremiata costumista Daniela Ciancio e la montatrice Clelia Liguori, entrambi già coinvolti nei maggiori successi precedenti. Il film beneficia anche della fotografia del veterano Bigazzi, che aveva già contribuito allo stile visivo de L’uomo in più e de La grande bellezza, consolidando così il sodalizio artistico con il regista napoletano.
Tra Napoli e Roma: luoghi e simbolismi
La Grazia si inserisce in una tradizione cinematografica che privilegia un forte rapporto con le città italiane, soprattutto Napoli e Roma, luoghi emblematici nell’opera di Sorrentino. La narrazione intreccia vicende intime e corali, riflettendo le suggestioni urbane e lo stile inconfondibile del regista. Oltre agli elementi visivi, emerge una colonna sonora che alterna grandi classici del repertorio italiano e brani contemporanei, scelta spesso riconosciuta come cifra autoriale dell’opera di Sorrentino. Il film si propone dunque come un nuovo capitolo nella rilettura della contemporaneità italiana, con uno sguardo capace di affascinare pubblici di diversa provenienza nazionale.
Il percorso internazionale di La Grazia viene sostenuto anche da un progetto di promozione congiunto con Cinecittà e il Ministero della Cultura, che nei mesi precedenti aveva recepito l’importanza di proporre all’estero il nuovo cinema italiano. L’arrivo in USA si inserisce dunque in una strategia più ampia di valorizzazione del cinema d’autore nazionale nei principali mercati mondiali, ponendo ancora una volta Sorrentino tra i più rilevanti ambasciatori culturali italiani del nostro tempo.