Con il riprendere della discussione attorno al progetto delle scuole aperte d'estate, si è tornato a parlare del possibile impiego di insegnanti nelle scuole anche in piena pausa estiva. Com’è facile immaginare l’argomento si presta bene a critiche e polemiche e con il dibattito che impazza sui social, si assiste inevitabilmente alla riesumazione dei soliti luoghi comuni da parte di chi vorrebbe i docenti a lavoro anche in estate: gli insegnanti si riposano 2 mesi all'anno, la loro giornata lavorativa è di sole 5 ore, dopo la Scuola non hanno nulla da fare e via dicendo.
Inutile commentare che quasi sempre chi porta tali argomentazioni non ha mai lavorato nemmeno un’ora nella scuola e non conosce il detto “prima di giudicare gli altri prova a camminare con le sue scarpe”: ci sono cose che solo chi ha insegnato per davvero può conoscere permettersi di giudicare. Ecco allora una lista di 10 cose che tutti gli insegnanti vorrebbero che chi non è del mestiere sapesse, prima di lasciarsi andare a simili esternazioni.
Giocare tutto il giorno con i bambini
Soprattutto per quello che riguarda la scuola dell'infanzia e primaria, molte persone sono portate a pensare che insegnanti passino gran parte del loro tempo a giocare con i bambini. Sfortunatamente tra fotocopie, lezioni, collegi e quant'altro non c'è tanto tempo per giocare e anche nei momenti effettivamente deputati al gioco i maestri sono costretti a trasformarsi in autentici addetti alla sicurezza professionisti.
La giornata lavorativa non finisce con l'uscita da scuola
Per chi non ha mai insegnato è facile pensare che il lavoro dell'insegnante si esaurisca a quelle cinque ore di attività scolastica. “Magari!” diranno in tanti: quando suona l'ultima campanella il lavoro non è affatto finito e bisogna avere a che fare con compiti verifiche, programmazione, colloqui con genitori, incontri con esperti di progetti, laboratori, consigli di classe, formazione, fotocopie e aggiornamento registri.
Altro che 5 ore al giorno.
Si lavora anche nei weekend
Weekend liberi in cui staccare la spina? Succede raramente. Per gli insegnanti il weekend è uno strumento per recuperare il lavoro arretrato, per preparare quello della settimana a venire, per mettere a punto i compiti e correggere gli elaborati.
I docenti non fanno due mesi di vacanza in estate
La pausa estiva non è esattamente un momento di ferie pagate per gli insegnanti. Alcuni insegnanti d'estate per arrotondare lo stipendio si cimentano con le ripetizioni, qualcun altro fa altri lavori. E anche chi invece decide di staccare la spina può concedersi al limite un paio di settimane di stacco totale: il resto dell'estate ci sono da fare ricerche per le lezioni, corsi di formazione e la preparazione del programma dell’anno successivo.
Inoltre il contratto prevede (come per gli altri statali) 32 giorni di ferie, che significa che tutti gli insegnanti sono reperibili e possono essere convocati anche nei mesi di luglio e agosto.
Il lavoro dell'insegnante in Italia è sottopagato
Chi non hai mai messo piede in una scuola da insegnante potrebbe pensare che questa affermazione sia l'ennesimo piagnisteo ingiustificato. A dirlo però non sono solo gli insegnanti: lo stesso ministro dell'Istruzione ha dichiarato che gli insegnanti per il lavoro che fanno dovrebbero essere pagati almeno il doppio. Anche l'Ocse ha evidenziato come gli insegnanti italiani siano tra quelli meno pagati in Europa dopo la Grecia.
Insegnare non vuol dire leggere un libro alla classe
Sebbene qualcuno purtroppo lo faccia, è riduttivo e tremendamente oltraggioso descrivere un insegnante come uno che si limita a leggere il libro di testo quando spiega ai suoi alunni.
Gli insegnanti non sono babysitter
Sicuramente la disciplina, la gestione della classe e dei comportamenti è probabilmente uno dei fattori che maggiormente incide sul eccessivo consumo di caffè e sui mal di testa, ma questa è solo una delle responsabilità che insegnanti fronteggiano ogni giorno. Gli insegnanti sono educatori è quella del babysitteraggio è una delle tante doti che un insegnante dovrebbe avere.
Insegnare non è solo un mestiere, è uno stile di vita
Nonostante insegnanti siano dipendenti statali a tutti gli effetti, diversamente dai loro colleghi difficilmente riescono a staccare completamente una volta finito l'orario lavorativo. La responsabilità di tante giovani vite infatti continua a occupare i pensieri di molti insegnanti anche quando questi non sono a scuola.