La Ministra della Pubblica Istruzione, Valeria Fedeli, ha rassicurato i docenti, riguardo alla possibilità che le scuole restino aperte anche nella stagione estiva, che in quel periodo non ci saranno lezioni ma attività in collaborazione ad associazioni o altri soggetti che non appartengono alla classe docente. Gli insegnanti possono, quindi, stare tranquilli: non rischiano di dover fare attività didattiche, con il caldo, in aule afose. Rino Di Meglio, il coordinatore nazionale Gilda Insegnanti, ha spiegato che sarebbe impossibile tenere lezioni in aule senza i condizionatori d'aria e che l'Italia è un paese con il clima diverso rispetto, ad esempio, ai paesi del Nord Europa.

Specialmente in alcune regioni italiane, come la Sicilia e tutta la parte meridionale, le temperature sono abbastanza elevate da non poter permettere, a studenti e docenti, di stare in classi, sprovviste, appunto, di impianti adeguati di aria condizionata.

Mettere al centro la scuola anche d'estate

Valeria Fedeli ha spiegato, durante un'intervista al quotidiano La Stampa, di aver ricevuto delle segnalazioni sulla necessità di mettere al centro la Scuola anche durante il periodo estivo, per questo motivo sta vagliando alcune risposte sull'argomento, per interventi concreti e più decisi. La Ministra ha però specificato che gli obiettivi principali per il Ministero sono altri, come, ad esempio, quello di accompagnare le 8 deleghe che stanno per essere attuate.

Il Progetto Scuola al centro

L'anno scorso, tramite l'attuazione del Progetto '' Scuola in centro'', era stato attuata l'apertura nella stagione estiva, in via sperimentale, di alcune scuole nelle città italiane più a rischio di dispersione scolastica, cioè metropoli come Milano, Roma, Napoli e Palermo. Con i fondi messi a disposizione dal Ministero della Pubblica Istruzione, ovvero 10 milioni di euro, circa 400 istituti, delle quattro metropoli sopra citate, hanno garantito l'apertura straordinaria estiva per le famiglie.

Quest'anno i fondi sono più cospicui e ammontano a circa 240 milioni di euro. Un finanziamento elevato affinché possa essere garantita l'apertura estiva delle scuole su tutto il territorio italiano e non solo nelle aree più a rischio, come è avvenuto l'anno passato. Si prevede che i soldi messi a disposizione dal Ministero, possano arrivare fra qualche giorno, anche se c'è stato un notevole ritardo per permettere delle proroghe ai paesi terremotati che volessero partecipare al Progetto in questione.