Potrebbe essere riaperto il caso di Anne Frank, la ragazzina ebrea olandese che visse per un anno e mezzo circa nascosta in un appartamento con la sua famiglia, durante la Seconda Guerra Mondiale, per sfuggire al regime nazista. Oggi giunge notizia che un agente in pensione dell'FBI ha proposto la riapertura delle indagini allo scopo di dare un nome e un volto a coloro i quali rivelarono alla Gestapo il luogo dove la famiglia Frank si era nascosta nel 1944.

Il team di ricercatori ed esperti forensi sarà guidato dall'agente della FBI Vince Pankoke.

Il gruppo, formato da 19 membri, cercherà di capire come andarono esattamente le cose. La squadra si avvarrà di moderne tecniche investigative, oltre all'analisi di nuovi dati.

Nel progetto è prevista anche la collaborazione dell'Anne Frank House di Amsterdam che metterà a disposizione il materiale richiesto dal team, tra cui diversi documenti che all'epoca furono declassificati su decisione del governo degli Stati Uniti.

Pankoke, inoltre, ha detto di aver ritrovato, nell'Archivio di Stato degli USA, dei documentidit inei olandesi, molti dei quali scritti con un linguaggio criptico di stampo militare, altri invece risultano danneggiati. In buona sostanza, si tratta di liste di nomi di ebrei arrestati dalla Gestapo con l'aiuto di informatori e collaboratori del regime di Hitler.

Ricordiamo che Anne Frank morì di tifo nel campo di concentramento di Bergen-Belsen dopo essere stata deportata in quello di Auschwitz, in Polonia.

Era il 1945.

Il diario

Il suo diario, che la ragazzina scrisse durante il periodo nel quale lei e la sua famiglia rimasero nascosti in quell'appartamento, è diventato famoso in tutto il mondo al punto da essere ormai una pietra miliare studiata dagli adolescenti che si avvicinano alla storia della Seconda Guerra Mondiale.

Esistono due versioni autografe del diario: la prima copre un periodo che va dal 1942 al 1943, in cui non è stato mai ritrovato il quaderno, la seconda invece va dal 1942 al 1944 ed è stata scritta su fogli volanti.

Il testo originale, poi pubblicato nella prima edizione del 1947, fu compilato da Otto Frank, il padre di Anna, unico sopravvissuto della sua famiglia, che si basò principalmente sulla seconda versione, alla quale furono apportate delle modifiche.

La casa dove i Frank si nascondevano all'epoca è ora un museo che si può visitare al numero 263 di Prinsengracht, ad Amsterdam, in Olanda, ed è raggiungibile sia dalla stazione centrale che da palazzo reale.