La psicologia introspettiva è un tipo di studi che dimostra come la riflessione interiore, ovvero la comunicazione con se stessi, possa giovare al Benessere psichico e fisico. Psiche e soma, ovvero mente e corpo, sono due facce della stessa medaglia: non è insolito, difatti, che esistano disturbi fisici derivanti da malesseri mentali come stress e ansia. Viceversa, una grave patologia fisica (come nel caso di un malato terminale) può indurre a depressione.

Di conseguenza, quando stiamo attraversando un brutto periodo, è possibile provare a prenderci cura di noi stessi e a migliorare la nostra Salute grazie all'introspezione.

Ecco, dunque, alcune domande che possono tornare utili al fine di capire cosa stiamo affrontando e come superarlo.

Ho mangiato?

Come prima domanda può sembrare scontata ed inutile, ma non è così. Quando ci troviamo in un brutto periodo, il cibo gioca un ruolo importante. Infatti c'è chi quando è giù di morale mangia troppo, peggiorando la situazione perché dopo si sentirà più pesante; e c'è anche chi mangia troppo poco o salta i pasti, sentendosi poi più stanco e debole nell'affrontare la giornata. Fare attenzione a come si mangia e a ciò che si mangia è essenziale, perché il cibo non serve solo al corpo, ma è utile anche per nutrire la mente, fornendoci l'energia necessaria per andare avanti.

Ho bevuto?

Di pari passo col mangiare in modo giusto c'è anche il bere - ovviamente acqua, non alcool! - Siamo circondati ovunque, soprattutto in estate, ma anche in inverno, da medici e nutrizionisti che ci dicono di bere acqua, almeno due litri al giorno, ma chi è che realmente lo fa? Eppure, quando si è giù di morale, prendersi un momento per sé per gustare un tè, o bere due bicchieri d'acqua, può aiutare a sentirsi meglio.

Anche all'inizio della giornata, prima di fare colazione, ci si può concedere un po d'acqua fresca: partire col piede giusto è importante. Il nostro organismo, per funzionare al meglio, ha bisogno di acqua e cibo in modalità giuste, ed il corpo va di pari passo con la mente! Quindi è importante non trascurare nessuno dei due, ed è per questo che ora si arriva alla terza domanda.

Ho fatto la doccia?

Lavarsi è certamente importante per la propria igiene, ma non solo: l'acqua può avere un effetto purificante. Per questo motivo, se avete avuto una giornata, o tante giornate stressanti e pesanti, fatevi un bel bagno prima di andare a dormire: sarà certamente rilassante sentire l'acqua calda che lava via tutti i pensieri e i problemi della giornata.

Ho troppe cose da fare?

Capita di avere così tanti impegni da non riuscire neanche più a stargli dietro, quindi il miglior consiglio è: fate una lista! Il vostro cervello ha bisogno di rilassarsi e lo state sovraccaricando, chiedendogli di tenere a mente tutti gli impegni e i compiti da portare a termine. Dunque, scaricatelo un po', scrivendo tutto ciò che dovete fare su una lista, che vi aiuterà a fare il punto della situazione e a sbrogliare un po' quella matassa di pensieri che vi ronza nella testa.

Sto sprecando il mio tempo?

Spesso, quando si sta male, c'è chi si fionda in modo ossessivo sul lavoro, e chi invece passa le proprie giornate nel letto, davanti alla televisione o al cellulare, senza combinare nulla. Il rischio è quello di arrivare a fine giornata e dirsi: "non ho fatto niente tutt’oggi!", e sentirsi ancora peggio. Quindi, anche se è davvero difficile, scavate dentro di voi, trovate la vostra forza di volontà, spingete via i pensieri negativi e imponetevi di fare qualcosa di produttivo! Mettersi in movimento, fare qualcosa di concreto, aiuta a non ristagnare nei propri pensieri.

Sono uscito di casa?

Può sembrare un paradosso, perché quando si sta male si vorrebbe solo stare chiusi nella propria camera senza vedere nessuno.

Nonostante questo (proprio come nella domanda 5), dovete imporvi di uscire di casa: il sole fa benissimo al corpo, mentre stare chiusi in casa vi farà solo sentire ancora più stanchi e affaticati. Inoltre passeggiare e respirare aria fresca non possono che farvi bene: passo dopo passo, imparerete anche in questo caso a sbrogliare i vostri pensieri e a godervi la giornata.

Da quant'è che non comunico con qualcuno?

Non intendiamo scambiarsi messaggi o parlare al telefono, ma dialogare con un'altra persona in carne ed ossa! Chiedete a qualcuno di uscire a prendersi un caffè, a fare un giro insieme, evitando così di isolarvi: il contatto con altre persone è necessario, perché stando in casa (da soli o con la propria famiglia), significa anche stare perennemente all'interno della vostra testa, e ciò non va bene: la vostra mente è un posto ottimo, e dovete avere un rapporto con voi stessi, ma non eccessivamente.

Avete bisogno di uscire dai vostri pensieri e distrarvi veramente. Dunque, uscite!

Com'è la mia casa?

L'ambiente attorno a voi è importantissimo, perché rispecchia l'ordine all'interno della vostra testa. Quindi, potreste provare a riordinare la vostra stanza e la vostra casa per sentirvi meglio: a questo proposito, potete anche consultare qualche articolo minimalista, come quello di Marie Kondo!

Ho dormito?

Quando stiamo male, siamo agitati o abbiamo troppi pensieri, molto spesso dormiamo troppo poco e male, oppure dormiamo davvero troppo. Anche il sonno è importantissimo: cercate di darvi un orario di riposo regolare e adeguato (per esempio 8 ore a notte), evitando di andare a letto troppo tardi, altrimenti rischierete di svegliarvi all'ora di pranzo!

Evitate i riposi pomeridiani, perché rischiano di andare a sballare il sonno notturno. Dormire in modo adeguato è davvero molto importante, perché ci dà l'energia giusta per affrontare la giornata. Troppe ore di sonno ci fanno partire appesantiti, come se avessimo macigni ai piedi, mentre dormire troppo poco ci rende irritabili, nervosi e stressati. Ci sono anche ottime cure omeopatiche a base di melatonina e valeriana per poter conciliare il sonno di chi dovesse avere maggiore difficoltà, ma ovviamente bisogna sempre prima parlarne col proprio medico di base.

Che emozioni provo?

Spesso abbiamo dentro di noi così tanti pensieri, così tante emozioni confuse, che non riusciamo neanche noi a capire cosa ci sta succedendo.

Dunque è necessario trovare un momento per noi stessi, e per riflettere su ciò che proviamo: date un nome alle vostre emozioni, chiedetevi da che cosa sono causate e il perché. Sfogatele: potete andare a correre o camminare, potete rifugiarvi nell'arte, nella lettura, nella musica, o in qualsiasi sperimentazione possa farvi sentire meglio, come anche la scrittura. Mettere nero su bianco le proprie emozioni, senza limiti e senza freni, è molto liberatorio.