Da qualche settimana è giunta notizia che l'America, nell'anno 2016, ha raggiunto il primato per il numero elevato d'operazioni chirurgiche eseguite per estrarre oggetti dagli organi genitali d'individui di entrambi i sessi. Un medico italiano ha riferito che anche nel nostro Paese un numero elevato d'interventi chirurgici vengono praticati per risolvere situazioni d'urgenza causate da queste pratiche. Anche se i sanitari del pronto soccorso devono essere pronti a intervenire in ogni genere di circostanza, contesti simili, oltreché essere di difficile risoluzione, creano forte imbarazzo.

Questo genere d' emergenze sono impegnative perché, come ci spiega un sanitario, il retto agisce come un aspiratore e l'introduzione risulta molto più semplice dell'estrazione. Il medico, mostrando le radiografie, ci rivela di essersi trovato di fronte a risolvere casi paradossali e racconta gli episodi che gli sono rimasti impressi nella memoria per la loro peculiarità. Tra questi, il caso di una donna i cui dolori al ventre erano causati da una bottiglia di un litro e mezzo, svuotata della bevanda originale e riempita d'acqua tiepida prima di essere inserita. Per risolvere situazioni simili è d'obbligo intervenire con un'operazione chirurgica. Gli oggetti inseriti, riferisce il medico, sono i più svariati.

Svelati i casi più imbarazzanti in cui i medici hanno dovuto intervenire

Un uomo si è rivolto al pronto soccorso a causa di due mele posizionate nel retto, un altro aveva inserito nell'orifizio una torcia e in altri casi i malcapitati avevano introdotto delle bombolette spray. I medici devono spesso estrarre statuette di svariate forme e dimensioni dal retto.

Un caso di particolare bizzarria è quello di una signora che si è presentata in ospedale in quanto aveva introdotto un barattolo di marmellata. Gli sventurati, per giustificare queste strane intrusioni, affermano il più delle volte di essere caduti sull'oggetto senza averlo fatto intenzionalmente.

Ovviamente è naturale domandarsi perché alcune persone sentano l'esigenza di mettere a rischio la propria vita.

Questo genere di situazioni determinano imbarazzo e sconcerto nel personale medico e infermieristico ma come è richiesto dalla deontologia medica, l'obiettivo è risolvere la situazione nel modo meno invasivo possibile. Speriamo che i soggetti amanti di questo genere di perversioni si rendano conto della loro pericolosità che può addirittura costare loro la vita o mettere a rischio qualche organo interno.