Sempre più spesso, in tutti i continenti, c'è un fenomeno preoccupante: compaiono improvvisamente enormi buchi in varie regioni del pianeta. Li individuano molto bene i satelliti. Per il momento, gli scienziati non hanno alcuna spiegazione. Il fenomeno è diventato un pericolo soprattutto in Texas dove le buche, che si presentano come pozzetti molto profondi, ma naturali, compaiono in particolare dal 1980. Inquietanti formazioni geologiche di varie dimensioni. Tra i primi a studiare il fenomeno, un geofisico della Southern Methodist University di Dallas, Zhong Lu.

"I movimenti sotterranei che vediamo non sono normali. La terra non li forma senza una causa. Questi fenomeni sono un pericolo per la gente del posto. Strade, ferrovie, oleodotti e gasdotti possono essere interessati alla comparsa delle voragini, ma anche per l'acqua sotterranea che può essere contaminata", ha detto Lu.

Alcuni parlano della connessione tra queste enormi buche e l'intenso sfruttamento degli idrocarburi in Texas negli anni quaranta del secolo scorso. "Abbiamo assistito ad un aumento dell'attività sismica intorno a Pecos negli ultimi 5-6 anni. Prima del 2012 non c'erano terremoti in questa zona. Sebbene i movimenti di superficie e i terremoti possano essere una coincidenza, non possiamo escludere la possibilità che questi terremoti siano prodotti dallo sfruttamento di idrocarburi ", dicono alcuni ricercatori.

L’area del Texas interessata in effetti è stata nel tempo molto trivellata

Zhong Lu e il collega Jin Woo Kim hanno realizzato uno studio che è stato appena pubblicato su Scientific Reports. Comparando i dati della produzione di petrolio e di gas fra il novembre 2014 e l'aprile 2017 nella zona del Texas maggiormente interessata al fenomeno dei “buchi del diavolo” (come vengono chiamati in Texas), con i movimenti della terra, ma anche con la subsidenza e con i vari terremoti registrati in quest’area, hanno concluso che il fenomeno è frutto di decenni di sfruttamento petrolifero.

Ogni volta che si ha un vuoto sotterraneo, proprio come il sistema di grotte naturali, si ha il potenziale per il collasso. Tutte le varie reazioni geologiche a catena che nel corso degli anni si sono susseguite sottoterra deriverebbero da questo intenso sfruttamento petrolifero.

Intere città temono di essere ingoiate

Adesso alcune città temono di essere ingoiate dalle gigantesche voragini, che negli ultimi anni sono improvvisamente comparse in un'area del Texas di circa 10mila chilometri quadrati, grande quanto l'Abruzzo.

Ben quattro contee del Texas e sei città si stanno abbassando di giorno in giorno. La situazione più preoccupante è nella cittadina di Pecos, ma anche nella città di Wink ci sono voragini che mettono paura. A Wink si aprì una voragine nel 1980 proprio vicino a un pozzo petrolifero abbandonato. Nessuno al momento sa come intervenire per fermare il fenomeno geologico in corso.