La ludopatia (definita anche azzardopatia) rientra perfettamente nella categoria delle dipendenze comportamentali con evidenti affinità con la più conosciuta tossicodipendenza. Infatti il giocatore d'azzardo patologico mostra una crescente perdita di controllo nei confronti del gioco stesso con gravi disturbi del comportamento.
Il giocatore patologico oltre agli aspetti compulsivi quali crescente frequenza delle giocate, trascuratezza degli impegni e della vita privata, investimento di grosse somme di denaro superiore alle reali possibilità con la speranza di recuperare le perdite, estremi tentativi di ottenere prestiti col risultato di coprirsi nel tempo di debiti è anche vittima delle tipiche distorsioni cognitive come l'illusione del controllo sugli esiti delle giocate, la falsa convinzione che tanto maggiore sia il ritardo di un numero o una carta tanto più alta sia la probabilità della sua uscita.
La più irrazionale quanto preoccupante distorsione cognitiva sembra però essere quella delle cosiddette 'quasi vincite', cioè la situazione di gioco in cui si verifica una combinazione che si avvicina a quella scelta dallo scommettitore. La potenza di questa distorsione è nota da tempo, tanto che le lotterie istantanee e le videolottery sono programmate per produrre una elevata frequenza di quasi vincite con lo scopo di incoraggiare il giocatore a continuare a giocare. Un altro esempio si ha con i gratta e vinci dove i numeri in alto si avvicinano clamorosamente ai numeri vincenti e spesso sotto questi si trovano vincite altissime.
Lo stesso discorso vale per il superenalotto, dove ultimamente è stato introdotto un ulteriore gioco di vincite immediate a complementare lo stesso.
Giocando la schedina occorre scegliere sei numeri vincenti su un totale di novanta. Nel momento in cui la schedina viene convalidata il ricevitore stampa sulla ricevuta quattro numeri, che se fanno parte della sestina scelta dal giocatore fanno vincere ben 25 euro immediatamente. Bisogna però tener presente che al momento, per regolamento, vince una schedina ogni 500, quindi la scelta dei numeri non è casuale ma prestabilita.
La cosa strana è che un po' troppo spesso i numeri indovinati sono due o tre su quattro, quindi ad un passo dalla vincita.
Evoluzione delle lotterie negli anni
Fino a qualche decennio fa in Italia c'era una sola estrazione del lotto settimanale poi nel 1992 il governo dovette svalutare la lira e con essa si ebbe un cambiamento radicale, in quanto nella manovra era prevista una nuova entrata nelle casse dello stato proveniente proprio dal gioco d'azzardo.
Improvvisamente aumentarono le estrazioni del lotto, oggi sono tre settimanali, affiancate da nuove lotterie e numerosissimi giochi con vincite istantanee, quali, gratta e vinci; scommesse online; poker; casinò virtuali e slot machine. Nel 1997 l'allora ministro delle Finanze Visco in una relazione sullo svolgimento delle lotterie nazionali alla Camera dei Deputati si dichiara soddisfatto degli ottimi incassi ottenuti per lo Stato e fa una lista dei punti di forza di questo gioco su cui investire negli anni successivi.
Il 2 giugno del 1998 è stato emanato il primo decreto, il numero 174, Il quale obiettivo era quello di legalizzare le scommesse nel settore delle corse dei cavalli, ma ben presto nacque l'esigenza di ampliare la disciplina al fine di far rientrare nella normativa anche gli eventi sportivi diversi da quelli che fanno parte del mondo dell'ippica.
Nel 1999 aprono le prime sale Bingo e nel 2002 la legge finanziaria introduce le slot machine dello Stato nei bar fino ad arrivare nel 2009, a seguito del terremoto dell'Aquila quando vengono legalizzati anche i casinò online, grazie al Decreto Abruzzo.
Da una parte si invoglia, dall'altra si consiglia di giocare responsabilmente
Nel 2015 sembra che l'Italia abbia preso coscienza del grave pericolo causato dal gioco d'azzardo, tant'è che il 12 gennaio 2017 sono stati aggiornati i LEA, con nuovi livelli essenziali di assistenza, includendo anche i trattamenti per la ludopatia
Il governo in tal proposito ha anche attuato delle riforme che però si limitano a ridurre il numero di slot machine in modo da equilibrare una distribuzione più equa sul territorio italiano evitando le zone ad alto rischio ma purtroppo il problema più grosso rimane quello del gioco online infatti mentre il giocatore d'azzardo tradizionale era costretto a giocare in luoghi appositi, lontano dagli sguardi e il giudizio di altre persone, internet permette di accedere ai casinò comodamente seduto sul proprio divano di casa, riducendo le possibilità che l'individuo dipendente da ludopatia prenda consapevolezza di avere un reale problema.
Inoltre, dal momento che risulta difficile verificare l'età del giocatore, questo fenomeno rischia di coinvolgere anche i minori.
Nell’aprile 2014 durante l’International Pediatric Congress on Environment, Nutrition and Skin Diseases a Marrakech è stato presentato uno studio nazionale sul gioco d’azzardo nei minori promosso da SiIMPe (Società Italiana Medici Pediatri) e Paidòss (Osservatorio Nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza), il risultato è stato che almeno 800.000 bambini e adolescenti italiani fra i 10 e i 17 anni giocano d’azzardo, ovvero il 20%, praticamente 1 su 5.
Ogni anno vengono stanziati 50 milioni di euro alle regioni per aiutare e dare un sostegno alle persone dipendenti da gioco d'azzardo.
In alcune regioni i SerT hanno incrementato il numero di specialisti nella cura e prevenzione di dipendenze da gioco. Esistono inoltre associazioni che si occupano di auto mutuo aiuto (AMA), nello specifico si tratta di associazioni formate da persone che condividono lo stesso problema, con lo scopo di aiutarsi reciprocamente.