enterogermina (nome commerciale del principio attivo del Bacillus clausii) è uno di quei marchi che rappresenta l'Italia a livello internazionale. Da diversi anni, ormai, il prodotto è presente nelle farmacie, e rappresenta uno dei rimedi più utilizzati in campo medico per i problemi intestinali.
La notizia è che in questi giorni ha centrato il prestigioso traguardo del sessantesimo anniversario. Sessant'anni, soprattutto in ambito scientifico, possono essere davvero lunghi. Nonostante ciò, ancora oggi la sua efficacia continua ad essere certificata, come dimostra una recente ricerca dell'Università di Pisa sui probiotici, che ha sottolineato ulteriormente la bontà del medicinale.
Enterogermina e Bacillus clausii: le cose da sapere
Origgio è un piccolo paese con poco meno di 8.000 abitanti in provincia di Varese, e ad una ventina di chilometri da Milano. Proprio nella cittadina del Varesino sorge lo stabilimento nel quale l'azienda Sanofi produce l'Enterogermina, prima di diffonderla sia sul mercato nazionale che globale. L'esordio sul mercato risale al lontano 1958, ed oggi raggiunge circa 70 paesi in tutto il mondo.
Il principio attivo che in pochi conoscono è rappresentato dalle spore del Bacillus clausii. Queste sono in grado di raggiungere tratti difficili dell'intestino, e attraverso la loro azione riescono a contrastare tutto ciò che può alterare la flora batterica.
Il Bacillus clausii cresce in gruppi, ha la forma di un bastoncello e si caratterizza per essere un microrganismo alcalofilo. Gli enzimi che produce vengono chiamati sublitisine che, in un ambiente altamente alcalino, svolgono un'attività proteasica. Le spore sono molto resistenti, e riescono a sopravvivere a diversi fattori chimici e anche ad ambienti particolarmente acidi.
Enterogermina: un'eccellenza "Made in Italy"
La diffusione sul mercato di questo prodotto ha anche un importante risvolto economico sul territorio, poiché all'interno dello stabilimento di Origgio lavorano ben 185 dipendenti. Nel 2017, secondo quanto riportato da "Il Giorno", sono state prodotte 37,8 milioni di confezioni. Si tratta, indubbiamente, di un marchio piuttosto rilevante per il nostro Paese, soprattutto in un periodo economico molto difficile come quello attuale.
Tuttavia, ci si augura che, in un futuro nemmeno troppo lontano, possano esserci altri progetti vincenti come quello legato alla produzione di Enterogermina, che siano in grado di tenere alta la bandiera del "Made in Italy".