Nel XXI secolo, c'è ancora chi pensa che la Terra sia piatta e fa di tutto per spiegarlo, anche ricorrendo ad un celebre videogioco, Pac-Man. Questa è una delle teorie sostenute dai cosiddetti "terrapiattisi", durante un raduno tenutosi nelle West Midlands (Inghilterra) per spiegare che il nostro pianeta non sarebbe affatto sferico, ma semplicemente piatto.
Dunque, sembra proprio che qualcuno, ancora oggi, stenti a credere alle scoperte scientifiche che da millenni ci permettono di conoscere e comprendere meglio non solo il pianeta in cui viviamo, ma anche tutto ciò che fa parte della realtà che ci circonda quotidianamente.
Nel corso della conferenza britannica, più di 200 persone hanno esposto i propri progetti e teorie che hanno suscitato non poco scalpore e una certa ilarità soprattutto tra il popolo del web, dove sono state pubblicate alcune tra le più "geniali" idee presentate durante il raduno dei "terrapiattisti".
Tra queste, vi è la teoria secondo cui il nostro mondo sarebbe una sorta di copia di Pac-Man, uno dei giochini più amati e creati con le prime apparecchiature elettroniche.
Cos'è Pac-Man?
Pac-Man è uno dei primi videogiochi creati dalla Namco nel lontano 1980 che ha ottenuto una grande popolarità, e che ancora oggi riesce a sopravvivere ai continui aggiornamenti e all'evoluzione della tecnologia.
Lo scopo del gioco - nato principalmente come Arcade da sala giochi - è quello di guidare una pallina gialla lungo un labirinto, consentendole di mangiare tutti i "semini" sparsi lungo il tracciato. Il giocatore deve riuscire ad accumulare il maggior numero di punti possibili, senza farsi divorare dai fantasmini che rappresentano gli antagonisti di Pac-Man.
Come può il nostro mondo essere come quello di Pac-Man?
Secondo Darren Nesbit, la Terra non sarebbe piatta ma avrebbe delle similitudini proprio con il mondo di Pac-Man. Stando ai suoi ultimi studi, il musicista è riuscito a trarre delle conclusioni che spiegherebbero perché, quando camminiamo, il pianeta sembra non muoversi, sembrandoci piatto.
In base alla sua teoria, il mondo sarebbe realmente lineare e, per accorgersene, basterebbe scrutare l'orizzonte. Ogni passo che muoviamo, ogni luogo che visitiamo, si troverebbe sempre sulla stessa superficie e, per questo motivo, nessuno sarebbe mai riuscito ad avere la reale percezione di vivere in una realtà sferica, proprio come accade in Pac-Man.
Un altro punto in comune tra il nostro pianeta e il gioco sarebbe la capacità di tornare al punto di partenza una volta raggiunta una delle estremità del mondo. Questo fenomeno, secondo Darren Nesbit, si verificherebbe perché lo spaziotempo si chiuderebbe su se stesso ai confini della Terra, per poi riaprirsi nell'esatto punto dal quale si sarebbe partiti.
La stessa cosa si verifica in Pac-Man dove, una volta giunto ad una delle estremità laterali, il personaggio si ritrova proprio sul versante opposto. Questa è solo una delle tante teorie descritte durante il raduno.