La manovra porterà il deficit al 2,4%
Al termine del braccio di ferro tra il ministro dell'economia Tria e i due vicepremier Salvini e Di Maio è prevalsa la linea meno conservativa: il rapporto tra Deficit e Pil è atteso al 2,4%. Alla base di questo risultato ci sarebbero circa 10 miliardi da impiegare per il reddito di cittadinanza, 7 per la riforma delle pensioni e 3,5-4,5 per il pacchetto fiscale. L’obbiettivo indicato si colloca molto al di sopra dello 0.8-0.9% previsto dal governo precedente.
#ManovradelPopolo: cosa succede con il #deficit al 2,4%https://t.co/xWb2h6SMq9
— neXt quotidiano (@neXtquotidiano) 28 settembre 2018
Secondo il governo, il deficit il governo sarà ripagato dalla crescita
Non essendo indicate valide coperture per gli aumenti di spesa previsti nel DEF, secondo quanto dichiarato dal ministro Tria, ci si attende che la dinamica del deficit in futuro venga contenuta da crescita economica attesa superiore alle aspettative. Si tratta di un’ipotesi quantomeno controversa poiché non c’è traccia nei dati ufficiali di revisioni al rialzo del tasso di crescita.
Il governo punta tutto su una crescita (molto) più alta per contenere il deficit e ridurre il debito. Ma quanto è probabile ora che lo spead sale così tanto?https://t.co/tO2bnZ6YEF
— Federico Fubini (@federicofubini) October 1, 2018