Requisiti d’accesso alla maturità
I candidati dovranno riportare la piena sufficienza in tutte le materie, nonché nella condotta. Dovranno inoltre dimostrare di aver frequentato le lezioni per almeno i tre quarti delle ore totali stabilite.
Riduzione delle prove scritte, da tre a due
In linea con il DL 107/2015 della “Buona Scuola”, le prove scritte che impegneranno i maturandi saranno ridotte a due: quella di Italiano, passepartout di tutti gli Istituti, e la seconda prova specifica per indirizzo. Niente più quizzone, dunque, e alternative doppie relativamente al tema di Italiano: due tracce di attualità, due di analisi del testo, abolito il tema storico (di fatto il meno svolto) e riformata la struttura del saggio breve.
Addio Invalsi e alternanza scuola-lavoro
Se c’è assoluta certezza sull’abolizione della temuta prova Invalsi, altrettanto non può ancora dirsi riguardo alla questione dell’alternanza scuola-lavoro, sui cui dettagli si attendono conferme da parte del Miur. Ai maturandi potrebbe essere richiesta la discussione di una tesina, o l’esposizione del proprio progetto di alternanza scuola-lavoro. La decisione finale spetterà al Consiglio di classe.
Meritato Bonus
Il 100 non è certo meta facile per tutti. Qualcuno dovrà faticare più di altri per ottenerlo, ma non è detto che non possa. Esiste infatti un "aiutino" per chi si avvicina al punteggio massimo senza sfiorarlo: il bonus. La commissione d’esame, infatti, potrà attribuire 5 punti ai candidati che ne abbiano totalizzato almeno 50 alle tre prove e 30 al curriculum triennale.
Crediti e punteggi
L’abolizione della terza prova comporterà dei parametri di giudizio differenti. Il nuovo sistema di punteggi prevede: 20 crediti per ogni prova d’esame superata, scritta e orale, più 40 punti attribuiti al curriculum scolastico del maturando, basato sui voti del triennio. L’ambìto 100 finale sarà dunque costituito dai 20 punti del colloquio, i 20 del tema d’Italiano, i 20 della seconda prova settoriale ed i 40 del curriculum triennale.