Era il 20 gennaio 1982: 37 anni fa Ozzy Osbourne era in concerto come solista a Des Moines, Iowa, in occasione del Diary of a Madman Tour. Quel concerto divenne leggendario per un curioso episodio che avvenne proprio durante lo show, quando un fan gettò sul palco un pipistrello morto ed Ozzy, credendo fosse di gomma, gli staccò la testa con un morso.

L'episodio

Il concerto si tenne davanti ad un pubblico di 5.000 spettatori: ad un certo punto Mark Neal lanciò un pipistrello morto sul palco. Mark era un ragazzo e aveva 17 anni in quel 1982. Il fratello minore di Neal aveva riportato a casa il pipistrello da scuola.

Così gli amici di Neal, consapevoli delle follie che Ozzy Osbourne era capace di commettere, convinsero il ragazzo a sigillare i resti del pipistrello in un bagaglio e infilarli all'interno del suo cappotto. Mark dopo l'episodio temette per la sua condotta, ma non aveva calcolato l'imprevediblità di Ozzy, capace di tutto.

Dopo il morso al pipistrello, Ozzy venne portato di corsa al Broadlawns Medical Center e ricevette il trattamento per la rabbia. Nelle sue memorie e nelle interviste successive Ozzy ha sempre detto che era convinto che quel pipistrello fosse finto. "Immediatamente, però, qualcosa è andato storto. Per cominciare, la mia bocca si riempì immediatamente di questo liquido caldo e torbido, con il peggior retrogusto che si potesse immaginare".

I precedenti

Tuttavia, questa non fu la prima volta che il frontman dei Black Sabbath mostrava un comportamento così folle: solamente un anno prima di questo particolare episodio, Ozzy Osbourne morse le teste di due colombe, e questa volta lo fece intenzionalmente. Avvenne durante una conferenza stampa per la promozione del suo album solista, Blizzard of Ozz.

Ozzy probabilmente rimase infastidito da una promoter, e, dopo aver chiesto alla donna se le piacessero gli animali, afferrò una colomba che era lì e le morse la testa. Poi sputò fuori la testa e prese un'altra colomba, decapitando anche questa. La reazione della promoter fu ovviamente di stupore.

L'immagine di Ozzy

Questi e tantissimi altri episodi hanno contribuito, nell'immaginario comune, a fornire un ritratto di un Ozzy forse "demoniaco, satanista e autore delle peggiori follie e delle più incredibili azioni".

Sappiamo però, come nel caso di tanti artisti (ad esempio Marilyn Manson) che la popolarità e il successo di un personaggio dipendono in alcune circostanze anche, o soprattutto, dalle leggende che vengono a crearsi intorno al suo nome.

E nel caso di Ozzy, che comunque nel corso della sua vita e carriera di follie ne ha commesse, il cantante di Birmingham passa alla cronaca spesso per il rocker "maledetto e malvagio".