Il nostro pianeta ha la febbre: il termometro registra valori sempre più elevati, che non riescono a scendere. Noi tutti dobbiamo e possiamo fare qualcosa per aiutarlo a stare meglio, con piccoli accorgimenti nel nostro quotidiano vivere che aiutino a risparmiare energia e quindi le emissioni nocive: tra gli ambienti domestici dove il consumo e lo spreco sono spesso troppo elevati c'è la cucina, ma con un po' di attenzione è possibile ridurre i danni.

La parola chiave è energia, l'obiettivo è non sprecarla

In questi ultimi anni, la natura ci sta lanciando sempre più chiari segnali di quello che da un malessere passeggero si sta irreversibilmente trasformando in una cronica patologia.

A differenza di un tempo, in cui ad accorgersi di cambiamenti negativamente impattanti sull'intero ecosistema ambiente erano solo gli addetti ai lavori, che nella maggior parte dei casi tenevano chiusi nei loro laboratori informazioni "scottanti" alla strenua ricerca di soluzioni efficaci, oggi il fatto che il mondo non stia bene è un dato di fatto evidente.

Riscaldamento globale, inquinamento, scioglimento dei ghiacciai, cambiamenti climatici, desertificazione, innalzamento del livello di mari ed oceani, estinzioni di massa, modificazioni orografiche diffuse, nubifragi sono i più macroscopicamente percettibili sintomi di questa malattia globale alla quale dobbiamo assolutamente porre rimedio nel breve, brevissimo, tempo o non ne rimarrà molto per le generazioni che verranno.

Lo sviluppo è sostenibile se permette alla generazione presente di utilizzare le risorse disponibili senza compromettere la possibilità delle future di fare altrettanto.

Questo è, in estrema sintesi, il contenuto del rapporto Brundtland che la Commissione Mondiale sull'Ambiente e lo Sviluppo ha pubblicato più di 30 anni fa (1987).

Trent'anni trascorsi a parlare di queste problematiche, ricercare soluzioni possibili, trovare strade percorribili per risolverle, tra grandi passi in avanti di alcuni paesi come quelli europei, nessun passo come i paesi meno sviluppati e passi indietro come gli USA. La parola chiave è energia. Il punto da cui tutto ha avuto inizio, il perno attorno al quale ogni cosa gira e, se continuiamo così, la causa di una fine dai contorni non colorati.

Poiché la migliore forma di energia è quella non spesa, bisogna fare il possibile per non consumarla troppo, non sprecarla in certi casi. Ognuno di noi può essere parte attiva di questo processo, nessuno escluso. La teoria del caos ci insegna che qualsiasi azione, anche la più piccola ed apparentemente insignificante, genera effetti incommensurabili che si propagano nello spazio e nel tempo. Quindi agiamo ora e subito, anche perché il conto alla rovescia del pianete ha avuto il suo sonoro inizio. Da dove cominciare, dunque?

Semplici trucchi in cucina

Partiamo dalla cottura della pasta. In questo caso, possiamo seguire due accorgimenti tanto semplici quanto efficaci. Il primo è mettere il sale solo dopo che l'acqua abbia iniziato a bollire, utilizzare sempre il coperchio il secondo.

La soluzione acqua-sale ha una tempo di ebollizione maggiore della sola acqua, quindi sarà necessario più calore e soprattutto energia, del tutto inutile. Così come è solo uno spreco quell'energia che viene dispersa in aria, sotto forma di vapore acqueo, se non provvediamo a contenerla nella pentola con il coperchio. Se non la disperdiamo, contribuirà a far giungere l'acqua più velocemente a ebollizione.

Nel caso in cui volessimo cucinare carne, pesce o altro cibo congelato cosa buona e giusta è toglierlo dal congelatore qualche ora prima di utilizzarlo e, se possibile, per facilitarne lo scongelamento, possiamo metterlo vicino ad una sorgente naturale di calore (sole), sopra un termosifone o vicino ad una pentola in cottura.

Lo scongelamento avverrà in modo del tutto naturale, senza inutile ricorso e spreco di energia.

Ricordiamoci che, poiché quasi tutte le luci posizionate sopra i fornelli sono alimentate da lampade tradizionali quindi non energeticamente efficienti, per risparmiare elettricità è "doveroso" spegnerle ed illuminare con le altre che, almeno dal punto di vista normativo, dovrebbero essere a basso consumo.

Altro punto dolente per tutti quanti, sul quale non possiamo non soffermarci, è il razionale uso della risorsa acqua. In questo caso una mano ci viene dalla tecnologia: in commercio esistono riduttori di flusso da applicare ai tradizionali frangigetto che riducono l'acqua in minuscole particelle e la miscelano con aria. Il volume di acqua in uscita risulta corposo e ingente, ma così si impiega, in realtà, una quantità molto minore di acqua.