Novità in arrivo per quanto riguarda le bollette dell’energia. Entro il prossimo mese di luglio tutti gli utenti saranno infatti chiamati a cambiare gestore scegliendo tra quelli operanti nel ‘mercato libero’ a causa della fine del sistema di ‘maggior tutela’. Una scelta che non dovrebbe comportare grossi cambiamenti per i consumatori ma che potrebbe tradursi in corposi aumenti della bolletta per i più distratti che ometteranno di compiere la scelta entro i termini prestabiliti.
Addio alla maggior tutela, si dovrà scegliere un gestore del mercato libero: cosa cambia nella bolletta
Da alcune settimane si susseguono in televisione inserzioni pubblicitarie di aziende produttrici di energia che sollecitano i consumatori ad effettuare la scelta del nuovo gestore in vista della fine del sistema di maggior tutela. Il risultato potrebbe essere quello della generazione di ansia, dal momento che non viene spiegato esattamente in cosa consiste questa novità e quali sono i rischi, se vi sono, ai quali si potrebbe andare incontro.
I pratica, si tratta dell’ultimo stadio della liberalizzazione del mercato dell’energia introdotta con il decreto Bersani del 1999 ,il cui completamento è stato prorogato al luglio 2019 dal Ddl Concorrenza.
Entro tale data gli utenti di gas e luce dovranno cambiare gestore e passare dalla maggior tutela, dove il costo dell’energia in bolletta è stabilito trimestralmente dall’Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico in base alle quotazioni internazionali degli idrocarburi, al mercato libero, nel quale le aziende potranno determinare liberamente i prezzi di vendita dell’energia al cliente.
Per il consumatore finale non dovrebbe cambiare molto, dal momento che i prezzi saranno comunque sottoposti alle regole della concorrenza, a meno di ‘cartelli’ illegali contro i quali sarà la stessa Autorità a vigilare.
Il rischio aumenti in bolletta per chi non sceglie
Nessun rischio di aumenti in bolletta, quindi, per i consumatori, a meno che si ometta di effettuare la scelta del gestore entro la scadenza del 1° luglio.
In questo caso, infatti, le bollette saranno assoggettate al servizio di salvaguardia, lo stesso che attualmente viene applicato ai clienti morosi rimasti senza fornitura e che prevede un costo per l’energia decisamente più caro in quanto il costo della componente energia viene maggiorato del cosiddetto ‘parametro omega’, una specie di fattore di rischio che penalizza chi rimane senza fornitura.
Ecco spiegato il motivo per il quale, se si vogliono evitare aumenti in bolletta, bisognerà effettuare la scelta di un gestore operante nel libero mercato.