Acqua Morta, un vecchio stabilimento termale ormai logorato dai segni del tempo, diventa scenario di una surreale follia che inghiotte i suoi protagonisti nel vortice di un imprevedibile sortilegio. Un thriller intrigante ed entusiasmante, che nulla ha da invidiare alla fitta trama di un film horror, capace di tenere incollato il lettore alle sue pagine fin da subito. Si tratta dell’ultimo romanzo di David Ballerini intitolato “Acqua Morta”, che fin dal titolo lascia presagire tutto il fascino di una storia dai contorni macabri. Un romanzo in grado di catapultare il lettore in una dimensione inverosimile, in cui anche il senso del tempo sembra svanire, intrappolando i protagonisti in un incantesimo temporale che, per giorni, ripete il suo schema fisso, ma lasciando che ogni giorno il puzzle restituisca un nuovo tassello che riporta alla luce una terribile tragedia avvenuta sessant’anni prima.

I numerosi misteri di Acqua Morta

Patrizia, la padrona della tenuta, non riesce a spiegarsi il motivo per il quale l’acqua termale dell’albergo, un tempo linfa vitale dalle doti curative e colonna portante per l’economia dello stesso, sia sparita dai tempi del secondo conflitto mondiale.

La padrona di casa, ormai vedova, ha su di sé il peso di un’attività alla deriva. Neanche Anna, la figlia ventenne vittima di un ritardo mentale, la sorella Lola, l’inserviente Gianni e i due anziani suoceri riescono a lenire la sofferenza che, ogni giorno, la consuma da dentro nel non riuscire a trovare quell’acqua che non vuole “farsi trovare”, nonostante gli inutili tentativi. Sarà proprio la forza d’animo della donna, ormai indebitata fino al collo, a far riemergere una storia seppellita da anni e che diventa la chiave in grado di dare un senso a tutti i misteri che ruotano intorno ad Acqua Morta.

Un gruppo di operai, impegnati a trovare l’acqua in giardino riporteranno alla luce un cumulo di ossa umane, mettendo in moto una serie di eventi destinati a ripetersi per ben tre giorni consecutivi, fino a quando qualcuno non riuscirà a spezzare questo filo temporale che collega il passato e il presente e dove i contorni di entrambi si perdono lasciando il lettore sulle spine fino alla fine.

Un temibile ospite oscuro, uno spettro venuto dal passato, riporterà in vita una vicenda consumatasi il 10 settembre 1944 portando con sé tutto il dolore e l’orrore della guerra. L’orrore del passato ha però un anello di congiunzione col presente.

Ciò che rende ancora più affascinante il romanzo è la capacità dell’autore di rendere realistico il limite che frappone il passato e il presente lasciando che l’atmosfera onirica che alberga la trama si intrecci con eventi storici realmente accaduti.

Le atrocità degli ultimi anni della II guerra mondiale emergono come ferite ancora aperte e mai rimarginate. C’è spazio per far trapelare l’odio antisemita, per far emergere tutti gli atteggiamenti di presunta superiorità fortemente prodigati dalla razza ariana e per sentire la sofferenza dei partigiani pronti a morire per difendere la patria. Ciò rende Acqua Morta non un semplice thriller a tratti horror, ma anche un romanzo che lascia scorgere tutta la crudeltà di una pagina di storia che non potrà mai cancellare le vittime della sua ferocia.