La scadenza per la consegna del Modello 730, prevista per il 23 luglio, si avvicina sempre di più, coinvolgendo sia i contribuenti che sceglieranno di trasmettere autonomamente il modello 730 precompilato messo a disposizione dall'Agenzia delle Entrate, sia coloro che si affideranno all'assistenza di un Caf o di un professionista. In particolare, nel sito della suddetta agenzia sono disponibili le istruzioni necessarie alla compilazione del documento.

Chi trasmetterà il modello 730 precompilato dovrà accedere direttamente al portale dell'Agenzia delle Entrate con le proprie credenziali, verificare la correttezza dei dati inseriti dal fisco, modificare e confermare.

Questo servizio è riservato ai possessori di almeno un account tra: Spid, Fisconline, o Pin "dispositivo" dell'Inps.

Modello 730: possibile affidarsi al commercialista

Chi sceglierà di affidarsi ad un qualsiasi Caf, patronato o commercialista, dovrà ricordarsi di presentare la seguente documentazione: modello Unico 2019. È il documento rilasciato dal datore di lavoro (o ente pensionistico) che certifica le ritenute sui redditi di lavoro dipendente e sui redditi ad esso assimilati.

Documentazione fiscale: si tratta delle fatture, degli scontrini, delle ricevute e in generale delle quietanze che certificano tutte le spese sostenute nel corso dell'anno 2018 e per cui sono previste le detrazioni fiscali.

Certificati catastali riguardanti terreni e fabbricati in possesso del contribuente, eventuali contratti di locazione, ecc.

Inoltre non bisogna dimenticare la documentazione necessaria per il riconoscimento di altre tipologie di spese deducibili e detraibili, come ad esempio il contratto di mutuo per l'acquisto della prima casa, la polizza che certifica eventuali assicurazioni sulla vita, le spese condominiali, etc.

Modello 730: cosa fare in caso di errori

Nel caso in cui ci si accorgesse di avere commesso degli errori nella compilazione dopo l'avvenuta conferma del modello, si avrà tempo per risolvere il problema fino al 25 ottobre, presentando un modello 730 integrativo. In questo caso è obbligatorio rivolgersi ad un Caf o patronato.

I contribuenti in sede di dichiarazione hanno diritto di portare la documentazione che attesti le spese effettuate per loro conto e per conto dei familiari a carico: se tali spese risultano superiori all'Irpef dovuto, si genera un credito a proprio favore ed è possibile scegliere se ottenere il rimborso direttamente in busta paga, oppure se utilizzare la somma spettante per il pagamento di imposte. Al contrario, se il contribuente dovesse risultare in debito, dovrà regolarizzare la propria posizione con l'ausilio dei modelli F24.