Nell'ultimo mese le scuole di tutto il mondo stanno subendo un duro colpo a causa della pandemia di coronavirus. A partire dal 5 marzo, la didattica in classe è stata sospesa e si è passati, sotto direttiva ministeriale, alla didattica a distanza con il ricorso a videochiamate e videolezioni in remoto. I siti gratuiti più gettonati dalle scuole e dalle università sono i seguenti: Edmodo, Zoom, Hangouts, Hangouts meet e Google classroom. Nelle ultime ore, l'apparato scolastico ha discusso della proposta di google di utilizzare una nuova piattaforma della società privata Google molto efficiente, gratuita e capace di soddisfare la maggior parte delle esigenze scolastiche di cui si occupano odiernamente più siti: G Suite For Education.
Cos'é G Suite For Education
Nelle ultime ore le scuole italiane hanno discusso sulla possibilità di facilitare la didattica a distanza attraverso l'introduzione della nuova piattaforma online G Suite, al fine di sostituire i siti che stanno causando disagi per la didattica. I disagi prima citati sono tra i più disparati: dagli attacchi di hacker su Zoom ai rallentamenti nel sistema di Edmodo.
Ad oggi, molti ragazzi e docenti si chiedono cosa sarà in grado di fornire, in caso, agli insegnanti e agli studenti la nuova piattaforma. G Suite For Education è una piattaforma gratuita di Google, già sperimentata dalle aziende, in grado di fornire gli strumenti tipicamente usati nella didattica in classe.
Secondo l'azienda Google, il vantaggio di questa piattaforma è che essa incorpora in sé tutti i servizi forniti dalle altre piattaforma. Ciò significa che gli studenti non dovranno più fare zapping tra un sito e l'altro ma potranno concentrarsi su un'unica piattaforma. La possibilità di utilizzare G Suite For Education renderà, a parere della stessa, più semplice e scorrevole la didattica a distanza.
Cosa si potrà fare con G-Suite
G-Suite For Education, oltre a permettere lo svolgimento di lezioni in videochiamata ben comprensibili, potrebbe donare anche agli insegnanti la possibilità di creare lezioni interattive e di caricare file che aiuteranno gli studenti nell'apprendimento degli argomenti svolti. Questa piattaforma, grazie alle videochiamate, sarebbe in grado di realizzare il desiderio degli insegnanti di svolgere valutazioni orali e, con il suo sistema articolato, permetterà agli stessi di caricare verifiche che i ragazzi potranno svolgere non appena gli verranno assegnate.
Inoltre, G Suite ha incorporato a sé Gmail, il calendario google, Hangouts Meet, Drive e tutti gli apparati che possono contenere file e documenti. Insomma, in un'unica piattaforma coesisteranno tutti siti che vengono utilizzati dalle scuole e dalle università in questi mesi. In questo modo, gli alunni e gli insegnanti avranno tutto a portata di mano e si creerà minore confusione all'interno del sistema scolastico.
Inoltre, i professori potranno monitorare costantemente i progressi di ogni singolo alunno, mandando dei feedback immediati. Gli stessi attraverso Classroom potranno gestire i corsi di studio, aperti con le varie classi, dare compiti e valutare ogni singolo alunno. Essa renderebbe più efficace il lavoro da casa, sia per gli studenti che per gli insegnanti, e permetterà ad entrambi di sentirsi a Scuola mentre sono sul divano a casa.
Perché utilizzare la piattaforma G Suite
Nelle ultime settimane, studenti e insegnanti hanno notato che le varie piattaforme utilizzate iniziavano ad essere sovraccariche e a causare veri e propri disagi per la didattica. Google ha quindi deciso di mettere a disposizione gratuitamente l'eccellente G Suite per far fronte a questi disagi. Inoltre, i dati dell'ISTAT rivelano che 1 famiglia su 5 non è munita di computer e entrare dal telefono nelle piattaforme, ad oggi in uso, risulta sempre più difficile. I ragazzi potranno connettersi a G Suite anche dal telefono purché siano già dotati di Gmail e accedere su quest'ultimo per avere la piattaforma a disposizione. La proposta di Google appare molto accattivante, nonostante ciò non vi è ancora nessuna conferma ministeriale. Quello di google sembra però a tutti gli effetti un vero e proprio gesto di solidarietà e sta facendo crescere negli studenti grandi speranze.