La condizione di quarantena, dovuta all’emergenza coronavirus, spinge a ricercare, oggi più che mai, tutte le opportunità che la tecnologia digitale è in grado di offrire. Per uscire dalla condizione di isolamento, si stanno mettendo in campo strumenti che rendano più semplice per tutti e gratuito, l'uso di videoconferenze per continuare a socializzare da casa e per agevolare lo smart working e l’e-learning. Si tratta di piattaforme che aiutano le aziende a continuare a funzionare anche da remoto, alle scuole di proseguire a garantire lezioni a distanza, ai singoli di non sentirsi isolati.

Molto spesso i sistemi di videoconferenza, disponibili sul mercato, sono a pagamento e difficili da usare.

Un team di Fabriano lancia 'iorestoacasa.work' un servizio di videochiamata gratuito adatto a tutti

Alcuni sviluppatori informatici, parte di un team tutto italiano, hanno deciso di sviluppare una piattaforma che utilizza un programma open source, gratuito, accessibile a tutti e sopratutto, facile da usare. Il team ha chiesto ad altre aziende di contribuire al loro progetto. In molti hanno già aderito. La piattaforma 'iorestoacasa.work' permette, utilizzando programmi open source, di continuare a socializzare, lavorare e studiare in remoto da casa, senza doversi registrare e senza dover scaricare nessun programma cosiddetto 'proprietario', ossia non completamente libero.

Lo strumento 'iorestoacasa.work' è una piattaforma che utilizza il software open source Jitsi Meet, per collegarsi in videochiamata cliccando semplicemente su un link dal browser. Su 'iorestoacasa.work' basta inserire il proprio nome e cognome. Non viene richiesto all'utente di aprire un proprio account, a tutela anche della privacy e dei dati personali.

Si sfruttano le potenzialità del protocollo WebRTC

La WebRTC è una tecnologia open source, sviluppata nel 2011, attraverso la quale i browser sono in grado di far partire una videochiamata in tempo reale. Riccardo Serafini, uno degli ideatori di 'iorestoacasa.work', spiega a La Repubblica come si entra nella community online: "Si crea una stanza, si genera un link, si condivide una password".

Molti programmi in commercio hanno funzioni simili ma limitate in modalità gratuita. Zoom per esempio, nella versione gratuita, permette l'accesso solo fino a 100 persone per 40 minuti. La piattaforma 'iorestoacasa.work' si appoggiava all'inizio solo su due server. Adesso il progetto può avvalersi di altri server, messi a disposizione da diverse aziende, associazioni e istituzioni, che hanno deciso di contribuire all'iniziativa. Tra queste il Garr e il Cnr insieme a Imaa, Istituto di metodologie per l’analisi ambientale.

Parte il progetto Up2U, un aiuto per una scuola digitale

Il Garr è stato uno dei primi a offrire il proprio server open.meet.Garr.it all’iniziativa 'iorestoacasa.work'. Il Garr, Gruppo armonizzazione delle reti di ricerca, gestita dal Consortium Garr, è un’associazione senza fini di lucro, che si avvale del patrocinio del Ministero dell’istruzione, dell'Università e della Ricerca.

Massimo Carboni, responsabile delle Operazioni e delle Infrastrutture della Rete Garr, intervistato dal quotidiano La Repubblica, ha parlato di open.meet.Garr.it. La finalità di open.meet.Garr.it è quella di lavorare più da vicino con le scuole che hanno meno mezzi a disposizione. Il Garr sta collaborando anche con la rete europea Géant al progetto di multivideoconferenza eduMEET. Inoltre ha avviato il progetto Up2U insieme all’Università La Sapienza di Roma, il Géant e Il Cern di Ginevra sulla piattaforma OpenUP2U, un ambiente per l'apprendimento online. OpenUP2U lavora con Moodle, un sistema di gestione di corsi basato su un programma open source, con eduMEET, una piattaforma di videoconferenza basata su Web open source, con SWAN, una piattaforma per produrre notebook digitali e con CERNBox, per l'archiviazione Sync and Share per Science, di file che inoltre permette, a studenti e insegnanti, di collaborare tra di loro anche da smartphone.

La piattaforma è aperta alle scuole e università europee ed è attiva dal 25 marzo. La finalità di OpenUP2U è quella di contribuire, in questo momento di emergenza coronavirus, a rendere accessibile e interoperabile l'utilizzo di piattaforme per la didattica a distanza.