Chi aveva sperato che la pandemia avesse contribuito a ridurre il tasso di inquinamento nelle grandi città deve ricredersi. I dati di una ricerca dimostrano come lo smog non dà tregua soprattutto nei centri del nord Italia.
Brescia, il triste primato sulla qualità dell'aria
La città di Brescia è al primo posto in Italia e in Europa per tasso di mortalità da polveri sottili Pm2,5, con ben 232 decessi l'anno, seguita da Bergamo con 137 morti evitabili. Cosa sono le poveri sottili? Sono piccolissime particelle solide disseminate nell'atmosfera e proprio a causa della loro leggerezza restano nell'aria per molto tempo.
Le polveri sottili sono classificate in base alla loro grandezza: Pm10 (sotto i 10 micron) possono raggiungere il tratto superiore dell'apparato respiratorio; Pm2,5 (sotto i 2,5 micron) possono raggiungere i bronchi. Come si formano? Sono il risultato di traffico, attività industriali, abrasione (per esempio degli pneumatici) e combustione. Possono avere anche un'origine naturale: polveri del deserto del Sahara, polline,,erosione delle rocce, eruzioni vulcaniche e sale marino.
Le polveri sottili causano 51mila morti premature l'anno in Europa.
Lo studio
Applicando le linee guida dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) per ridurre la contaminazione dell'aria, potrebbero salvarsi molte vite.
Lo studio è stato condotto dal Global Health Institute di Barcellona, da ricercatori dell'Università di Utrecht e dal Tropical and Public Health Institute svizzero, sovvenzionato dal Ministero per l'innovazione spagnolo e dal Global Health Institute e pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet Planetary Health il 20 gennaio del 2021.
Si tratta del primo studio volto a stimare la mortalità prematura causata dall'inquinamento a livello europeo (precedentemente erano stati valutati principalmente a livello globale o nazionale).
L'84% degli europei respira aria inquinata. Le regioni peggiori sono la Pianura Padana e la Polonia. È pur vero che la situazione della Pianura Padana è dovuta alla conformazione del Bacino: vengono emesse molte sostanze inquinanti che in Pianura è più difficile "diluire" in quanto le montagne circostanti ostacolano il movimento dell'aria.
Nella top 10 per tasso di mortalità di particolato fine rientrano anche Vicenza (quarta classificata) e Saronno, in provincia di Varese (ottavo posto). Verona undicesima, Milano tredicesima, Treviso quattordicesima, e a seguire Padova, Como e Cremona.
Lo studio ha anche stimato il numero di morti da biossido di azoto (No2- un gas rosso bruno, dall'odore soffocante, altamente tossico che è provocato da centrali termoelettriche, riscaldamento, traffico e da processi produttivi senza combustione).
Tra le città più inquinate da biossido di azoto, Madrid spicca in testa alla classifica, seguita da due città italiane Torino (al terzo posto) e Milano (al quinto) Brescia è la terza in Italia e diciannovesima in Europa.
A Novembre dello scorso anno, l'Italia è stata multata dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea. Il motivo? Aver violato "in maniera sistematica e continuata" le norme europee sulla qualità dell'aria. Oltre ad aver superato i livelli massimi di particelle tossiche nell'aria, l'Italia non ha adottato delle misure per garantire il rispetto di questi limiti. Si unisce così a tutti quei Paesi dell'UE, 21 in totale, che hanno violato le regole europee sulla qualità dell'aria.
A livello europeo sono state prodotte molte Direttive come il sistema ETS che fissa per ciascun stato membro un limite nella quantità totale di alcuni gas serra che possono essere emessi dagli impianti che rientrano nel sistema e progressivamente questo limite viene ridotto.
In Italia, invece, il Decreto Legge Clima ha introdotto il bonus mobilità verde per la rottamazione di veicoli inquinanti e eliminato i sussidi che hanno un impatto negativo sull'Ambiente.