'Anatomia di una mente immorale', romanzo di Luigi Stefanazzi, è edito nel giugno 2021 da Astro Edizioni e fa parte della collana ‘Storie di vita’.
François appare come un giovane timido, che vuole trovare il suo posto nel mondo, nelle prime pagine del romanzo.
Ma poi, leggendo con molta attenzione anche le pagine seguenti, il lettore si rende conto che è molto di più: un'anima bella che ha un incommensurabile bisogno, come in realtà ciascuno, di essere amato in profondità.
Accettarsi per essere accettati
François ha bisogno si essere accettato dagli altri per com'è, sebbene il primo a non accettarsi davvero sia lui.
È lui infatti il primo nemico giurato di sé stesso: detesta le sue fragilità e non sa rispettarsi.
Ma la sua sofferenza, decisamente ragguardevole, proviene da molto lontano: era soltanto un bambino quando si nascondeva, tremando come una foglia, sotto il letto di camera sua, con un bastone in mano, quando suo padre rientrava a casa da lavoro.
Accadeva di rado, lui non c'era quasi mai perché svolgeva la mansione di rappresentante, ma quando tornava, qualsiasi ora fosse, lui se ne accorgeva subito: urla e pianti affollavano l'abitazione.
Contare fino a dieci
Urla di suo padre e pianti di sua madre. E in quei momenti Francois iniziava a contare fino a dieci, sperando che lo lasciassero in pace e che tutto ciò finisse presto.
Poi quei momenti scomparvero: la madre morì, lasciandogli un vuoto immenso. Non perdonò mai il padre per il suo comportamento e per le sue mancanze, sia come genitore sia come marito.
E nemmeno ora che è adulto è riuscito a farlo. Ci ha provato, rimanendo a casa sua qualche giorno, ma non ci è riuscito. Come non è riuscito a capire chi davvero avesse di fronte quando ha incontrato Gérard: era il suo insegnante di dizione alla scuola di teatro che frequentava.
La prima volta
Lo aveva invitato a cena e poi al cinema, ma a guardare film non sono mai andati: si sono fermati in camera da letto.
Per François era la prima volta con un uomo: non pensava di riuscire a provare attrazione per una persona dello stesso sesso. Ma poi ha abbandonato tutte le sue ingenti paure in un angolo polveroso e si è lasciato andare tra le sue braccia, affamato dei suoi baci, della sua pelle e del suo corpo statuario.
Ci sapeva fare Gérard, era un uomo navigato e un abile amante.
E quel ragazzo, ancora inesperto, ma comunque molto sensuale, lo intrigava. Ma non voleva un rapporto serio: lui era sposato con Valerie e voleva essere libero di vivere anche altre storie, sempre con uomini. Si stancava con grande facilità dei suoi amanti e non tollerava di essere messo alle strette, nemmeno da François. Eppure, nonostante qualche momento di lontananza torna a cercarlo.