Una collaborazione tra ricercatori australiani e statunitensi ha portato all’identificazione ufficiale dell’Endeavour, la storica imbarcazione utilizzata dal navigatore ed esploratore britannico James Cook durante il suo primo viaggio nel Pacifico, oltre 250 anni fa. L’annuncio è arrivato al termine di un lungo lavoro di analisi condotto tra archivi storici e ricerche sottomarine, che ha permesso di confermare con certezza l’identità del relitto. Cook è considerato uno dei protagonisti delle esplorazioni oceaniche del XVIII secolo e la sua spedizione è legata alla scoperta dell’Australia da parte degli europei.
Cook fu il primo europeo a cartografare in modo dettagliato la costa orientale dell’Australia (Nuovo Galles del Sud) nel 1770.
James Cook e la scoperta dell’Australia
Quella che oggi i turisti possono ammirare ormeggiata al porto di Sydney è una fedele riproduzione dell’Endeavour, il vascello utilizzato dal navigatore inglese James Cook. La spedizione salpò dall’Inghilterra nel 1768 con finalità scientifiche: l’obiettivo principale era osservare il transito del pianeta Venere e compiere rilevazioni geografiche e astronomiche. Tuttavia, fu un’altra scoperta a consegnare il nome di Cook alla storia. Il primo approdo documentato sulle coste dell’odierno Nuovo Galles del Sud risale al 1770. Al suo ritorno in patria, Cook riferì le sue scoperte, che furono sfruttate dal governo britannico in modo strategico: l’Australia venne scelta come luogo di deportazione penale, con l’obiettivo implicito di colonizzare la nuova terra.
Questa politica avviò uno scontro violento e duraturo con le popolazioni aborigene, simile a quanto accadde in Nord America tra i coloni europei e i nativi americani. La nave di Cook, l’Endeavour, fu in seguito convertita in nave da guerra (curiosità: è stata ribattezzata Lord Sandwich, in onore di John Montagu, IV conte di Sandwich, primo Lord dell’Ammiragliato). Nel 1778, durante la guerra d’indipendenza americana, fu affondata dalla marina francese al largo di Newport, nel Rhode Island, nel corso di uno scontro navale a sostegno degli insorti americani.
La storica nave di James Cook identificata con certezza dopo 25 anni di ricerche
Il relitto dell’Endeavour, la nave comandata dal capitano James Cook nel suo primo viaggio di esplorazione, è stato ufficialmente identificato da un team congiunto di ricercatori australiani e statunitensi.
Le tracce dell’imbarcazione si erano perse da secoli, fino a quando, nel 1999, il Museo Nazionale Marittimo Australiano e il Rhode Island Marine Archaeology Project hanno avviato una collaborazione per individuarne i resti. Il punto di svolta è stato il ritrovamento del relitto denominato RI 2394, che mostrava sorprendenti somiglianze con le caratteristiche dell’Endeavour, descritte nei piani di costruzione conservati negli archivi navali britannici. Tra gli elementi analizzati con maggiore attenzione figurano il pozzo della pompa e il giunto di chiglia a scarpa, che sono risultati compatibili in modo preciso con quelli documentati nei progetti originari del vascello. Anche i materiali usati per la costruzione corrispondono perfettamente a quelli indicati nei registri storici.
Nel 2022 gli studiosi avevano già ipotizzato che si potesse trattare dell’Endeavour, ma con la cautela che accompagna ogni scoperta archeologica di rilievo avevano preferito non sbilanciarsi. Sono stati necessari ulteriori tre anni di ricerche per arrivare, nel 2025, alla conferma definitiva e senza margini di dubbio. Dopo circa 25 anni di studi, il mistero della scomparsa dell’Endeavour è stato finalmente risolto. Il relitto, attualmente danneggiato dall’azione degli organismi marini, sarà oggetto di un delicato progetto di conservazione, con l’obiettivo di preservare la memoria storica della nave e del suo leggendario comandante per le generazioni future.