E' polemica sul web, in particolare sui social network dopo una puntata della trasmissione di Rai Uno "Parliamone sabato", di questo 18 marzo, nel quale è stato presentato un elenco di ragioni secondo il quale gli uomini italiani dovrebbero preferire le donne dell'est.

'I motivi per scegliere una donna dell'est'

La trasmissione del sabato pomeriggio, condotta da Paola Perego, ha infatti affrontato il tema della sempre più diffusa predisposizione di alcuni uomini italiani di intrecciare relazioni sentimentali provenienti dall'est Europa. Un tema dibattuto dai vari ospiti in studio, fra i quali Marta Flavi, l'ex Miss Italia Manila Nazzaro e l'attore Lando Buzzanca: il "dibattito" su questo argomento è complessivamente durato quasi 20 minuti.

A un certo punto la conduttrice ha lanciato una grafica, secondo quanto affermato trovata su Internet, nel quale sono stati elencati i sei motivi che dovrebbero invogliare gli uomini a scegliere una fidanzata dell'Est. Eccoli: 1) Sono tutte mamme, ma dopo aver partorito recuperano un fisico marmoreo; 2) Sono sempre sexy, niente tute né pigiamoni; 3) Perdonano il tradimento; 4) Sono disposte a far comandare l'uomo; 5) Sono casalinghe perfette e fin da piccole imparano i lavori di casa; 6) non frignano, non si appiccicano e non mettono il broncio. Tutti questi punti sono stati commentati uno per uno dai vari ospiti in studio, i quali hanno pareri fra loro contrastanti.

Polemiche sui social per una grafica Rai sulle donne dell'est

Questo episodio non è passato inosservato a gruppi e pagine Facebook particolarmente attivi sui temi di genere. In particolare la seguita pagina "Scosse - Associazione di promozione sociale" questa domenica ha rilanciato proprio la grafica proposta dalla trasmissione TV, con un post recante il commento "Rai 1.

"Parliamone sabato". C'è bisogno di aggiungere altro?". Un post che nel giro di poche ore ha avuto un centinaio di condivisioni, oltre a numerosissimi commenti indignati da parte degli utenti della rete, alcuni dei quali hanno parlato esplicitamente di "sessismo", sostenendo che la rete ammiraglia del servizio pubblico televisivo non dovrebbe abbandonarsi a simili stereotipi.

Insomma, pochi giorni dopo l'8 marzo, il tema del ruolo della donna nella società e la sua rappresentazione sui media torna prepotentemente al centro della scena. E le polemiche non mancano.