Sono passati poco più di quarant'anni quando la teoria del menstrual synchrony (sincronismo mestruale) vede per la prima volta la luce. Questo studio scientifico, pubblicato sulla rivista Nature, sosterrebbe che si sarebbero raccolte prove a sufficienza per dimostrare che le donne che vivono o lavorano insieme tendono a sincronizzare i propri cicli mestruali. Per quanto bizzarra possa essere questa tesi, da sempre se ne è parlato nel panorama scientifico diventando in alcuni casi parte integrante della cultura popolare.
In particolare, la rivista Snopes ha indagato sulla faccenda e gli studi scientifici compiuti in futuro hanno smontato sempre di più questa teoria fino ad arrivare ad una ricerca pubblicata pochi mesi fa che metterebbe la parola fine sulla discussione, affermando il fatto che lo studio sia tutto una bufala.
Ma cosa ha permesso di classificare il sincronismo mestruale come bufala?
In primo luogo, lo studio è stato compiuto su un numero di persone troppo ridotto: è stato interessato un solo college femminile (circa 135 donne) e i dati riguardano solo 8 cicli mestruali, un numero troppo basso per trarre delle conclusioni. Inoltre, le ragazze consegnavano i propri dati in maniera autonoma, senza che ci fossero particolari controlli sulla loro veridicità arrivando al punto che gli scienziati non sapessero nemmeno quale rapporto intimo ci fosse tra le stesse ragazze.
La comunità scientifica si divide a questo punto, una prima fetta sostiene che questi dati siano frutto di una banale coincidenza mentre una seconda parte sosterrebbe che i dati a sostegno della teoria non potrebbero mai essere stati sufficienti sostenendo anche che l'intero studio dovesse dimostrare a priori il sincronismo mestruale, partendo dunque dal presupposto che la teoria sia verificata a prescindere.
Tuttavia, negli anni della pubblicazione, era già emersa un'interpretazione scientifica del fenomeno, la quale sosteneva che il sincronismo mestruale avesse un fine puramente riproduttivo semplificando il 'lavoro' al maschio dominante. Un altro fattore che poteva sostenere la teoria riguardava la possibilità per le donne di comunicare per mezzo di feromoni, ma nessuna di queste teoria è stata realmente verificata.
Studi più approfonditi confermerebbero che la tesi sia tutta una bufala
Nel corso di questo frangente della storia scientifica, vediamo come si sia tentato di replicare il fenomeno nei modi più disparati, mettendo insieme colleghe di ufficio, compagne di stanza e in generale facendo convivere due donne. Tutti questi studi, i quali confermerebbero il sincronismo mestruale, hanno un unico difetto: la scala di osservazione è troppo bassa e ciò non permette alla teoria di essere classificata come veritiera.
Ci sono anche stati degli studi, realizzati su un campione di numero molto più elevato, che hanno cercato di dare una risposta a questo enigma vecchio quarant'anni e tutti smentirebbero la teoria (addirittura, l'ultimo di questa serie sosterrebbe che ci sarebbero più prove a favore della contro-sincronia).
Insomma, dopo tutti questi studi rimane evidente come la teoria sia una bufala in quanto la ricerca pubblicato su Nature avrebbe un problema di fondo: un numero di donne insufficiente a dimostrare la teoria. Inoltre, quando gli studi scientifici hanno risolto il problema del numero, la teoria si è sempre dimostrata quello che è: una bufala.