I Gruppi di Acquisto Solidale (G.a.s.) da tempo promuovono progetti di pre-finanziamento, soprattutto nel settore agricolo. Il principio è: "sostenere il nostro territorio vuol dire sostenere il nostro mondo, quello che viviamo e quello che siamo"; non si tratta di donazioni in denaro, ma di un vero e proprio finanziamento che ottimizza la produttività: acquistiamo oggi ciò che ci verrà consegnato domani, con la consapevolezza di aver contribuito a far crescere il nostro territorio laddove hanno fallito le istituzioni ed i governi, in alcune realtà socio-territoriali ostacoliamo così le infiltrazioni mafiose.
In tempo di crisi queste iniziative sono più che mai attuali, aumentano dunque i progetti di pre-finanziamento dei G.a.s. e nascono iniziative nuove di baratto aziendale.
La navigazione in rete ci aiuta ad individuare siti internet dedicati alle suddette iniziative, sono trattative di messa a disposizione di prodotti contro altri prodotti, in definitiva – ma non è detto, e magari non completamente – viene annullata la circolazione di liquidità; ad esempio, se il titolare di un'impresa di telefonia ha la necessità di promuovere una campagna pubblicitaria su carta, può accordarsi con un editore affinché se ne occupi mettendo a disposizione l'equivalente in prodotti e servizi (telefoni, banda di navigazione..) dell'editore stesso.
L'editore avrà ottimizzato il suo operato ottenendo prodotti altrimenti acquistabili; l'imprenditore non avrà rinunciato alla sua campagna, ha solo ceduto materiale già acquistato, ad un prezzo non necessariamente di costo, quindi mantenendo inalterato il pricing dei propri prodotti.
Altre realtà "salvagente" sono le associazioni no profit, citiamo la storica Salvamamme capitolina che per anni ha aiutato mamme in difficoltà, statisticamente non solo straniere, con la distribuzione continuativa di alimenti e indumenti per bambini; le donazioni da parte di privati e negozianti, negli ultimi anni sono aumentate, ciò prova una crescente sensibilità alla crisi e una aumentata solidarietà tra cittadini, tuttavia le associazioni sono costrette, nove volte su dieci - ed è anche il caso di Salvamamme - a chiudere le proprie sedi per l'ottusità e la sordità delle istituzioni che chiedono un aumento dell'affitto ai livelli commerciali per le strutture occupate.
Lo scenario appena descritto mette in luce la debolezza e la vulnerabilità del sistema istituzionale, la sua spersonalizzazione e l'allontanamento dalle reali necessità comunitarie; è tuttavia ravvisabile la forza e la speranza del cambiamento, voluto e generato da ciascuno di noi.