Fumata bianca nella politicaitaliana: è Laura Boldrini la nuovapresidente della Camera della 17esima legislatura, terza donna a ricoprire questoruolo dopo Nilde Iotti e Irene Pivetti.
Candidata dal Pd, è stata eletta alla quarta votazione con 327 voti su 618 votanti.Accolta dalla quasi totalità dell'assemblea con grande ottimismo e applausi difelicitazione, la Boldrini è stata fino al 2012 portavoce dell'Altocommissariato per i rifugiati per il quale coordina anche le attività diinformazione in Sud-Europa. Nata a Macerata il nel 1961, ha ottenuto la laurea inGiurisprudenza a Roma nel 1985 e ha cominciato nel 1989 la carriera all'Onu,lavorando per quattro anni alla Fao.
Dal 1993 al 1998 si occupa del Programmaalimentare mondiale (Wfp) come portavoce per l'Italia.
Nel suo primo discorso la Boldrini ha posto l'attenzione sui giovani, sulla suavolontà di concentrarsi sui problemi degli ultimi e ha dedicato un pensiero achi "ha perduto certezze e speranze", augurandosi una battagliacontro la povertà. Un pensiero è andato anche alle donne, troppospesso vittime di violenza casalinga, agli imprenditori schiacciati dallacrisi, ai disoccupati e alle vittime del terremoto. Ha annunciato: «Facciamo diquesta Camera la casa della buona politica. Il nostro lavoro sarà trasparente,anche in una scelta di sobrietà che dobbiamo agli italiani».
Terminatoil suo discorso con i ringraziamenti e l'augurio che lapolitica torni ad essere una speranza e una passione, possiamo certamente direche un primo passo è stato fatto, ora la priorità resta sicuramente laformazione del nuovo Governo.