Neppure gli analisti si aspettavano una chiusura di bilancio così pesante: il bilancio 2012 di MPS si chiude con una perdita di 3,17 miliardi, (molto peggio delle stime che ipotizzavano un buco di 2,3 miliardi di euro), in cui sono incorporati 2,67 miliardi di svalutazioni sui crediti come richiesto dalla Banca d'Italia, di cui 1,37 miliardi nel solo quarto trimestre.
Fabrizio Viola, Amministratore Delegato dell'istituto di credito senese da maggio 2012, presenta questo come "il bilancio di svolta" per MPS, per il quale "oggi la banca è molto diversa dal recente passato": un bilancio di trasparenza, che rendiconta tutte le "azioni di discontinuità" e rappresenta il punto di partenza per una nuova fase economica, finanziaria e politica della banca.
Nel dettaglio, senza le rettifiche sui crediti, la banca senese archivia il 2012 con una perdita di 1,46 miliardi, con un calo a due cifre del margine di interesse (-18%) che sconta la contabilizzazione degli interessi dei Tremonti Bond e la difficile congiuntura del mercato. Il portafoglio finanziario, ( "oggi è quello che risulta dal bilancio", sottolinea ancora Viola), composto da titoli e derivati, è di 38,4 miliardi, di cui 26,4 miliardi di BOT e BTP; la raccolta è in calo del 9,3% su base annua ed i ricavi scendono del 6,2%, assestandosi a circa 5 miliardi.
Il piano industriale procede spedito, relativamente al percorso definito asetticamente "razionalizzazione della rete": a bilancio gli oneri di ristrutturazione sono indicati in circa 311 milioni di euro e si riferiscono agli incentivi all'esodo per il personale in esubero, previsto in 1660 dipendenti, di cui già 1000 sono usciti nel primo trimestre 2013, ed alla chiusura di circa 400 filiali.
In conclusione gli indicatori internazionali, strumenti che misurano il polso della solidità patrimoniale delle banche e della loro capacità di assorbire le perdite, senza andare a coinvolgere i correntisti: Core Tier 1 Ratio (comprensivo dei 1,9 miliardi di Tremonti Bond) all’8,9% (8,8% al 31 dicembre 2011), Tier 1 Ratio al 9,6% (10,3% al 31 dicembre 2011) , che diventano, "considerando la totalità dei Nuovi Strumenti Finanziari emessi a febbraio 2013", Core Tier 1 all’11,3% proforma, Tier 1 all’11,9% proforma.
Piazza Affari in questi giorni è chiusa per le vacanze di Pasqua, riaprirà soltanto martedi prossimo. Grande attesa quindi per il giudizio del mercato su questa operazione, per una partita che si gioca soprattutto sulla credibilità ritrovata dei numeri che, se da un lato attestano una situazione finanziaria drammatica, dall'altro rappresentano un'opportunità di riscatto per quella che è, ancora, la terza banca italiana.