Nuove elezioni o governo tecnico, due ipotesi che partite in sordina sembrano ora essere sempre più probabili. I motivi sono molteplici: anzitutto il continuo vanificare, da parte del Movimento 5 Stelle e del suo portavoce Beppe Grillo in particolare, ogni ipotesi di alleanze nonché di fiducia (ancor più importante).

Nella sua ultima dichiarazione il leader del Pd Pierluigi Bersani ha dichiarato: "Grillo decida cosa fare o tutti a casa" con un chiaro riferimento allo slogan 5 Stelle che vuole tutta la vecchia politica andar via. Ma cosa vuol dire: "Grillo decida"?

In sostanza Bersani chiudendo nuovamente la porta in faccia al Pdl, chiarisce che o il governo avrà la fiducia o si andrà a nuove elezioni.

Nuove elezioni dopo tanti appelli a governare. Secondo alcuni non era così probabile ma il Pd, nella sua difficilissima posizione, potrebbe davvero scegliere di tornare alle urne. No all'accordo col Pdl da parte del Pd, no all'accordo col Pd da parte del Movimento 5 Stelle: siamo all'impasse e in effetti la possibilità di nuove elezioni è ormai tornata a essere alquanto concreta. Ma finora non abbiamo fatto i conti con un'altra ipotesi: quella di un nuovo governo tecnico, forse ancora più probabile, secondo molti opinionisti, di quella di un ritorno alle urne.

Il nuovo governo tecnico sarebbe un governo di scopo, la cui priorità sarebbe la riforma della legge elettorale come preludio alle nuove elezioni.

Le due ipotesi di nuove elezioni e di un governo tecnico per la riforma (e quindi il ritorno alle urne) non sono mai state così quotate come in questi giorni. Il battibecco tra i leader, poco ma sicuro, continuerà nei prossimi giorni, ma queste due opzioni non potranno che restare due forti possibilità.